Quelli che non buttano via nulla

Ho la cassetta degli attrezzi in casa che è un disastro, e ogni pezzo che cambio lo lascio dentro, sono di fatto un accumulatore seriale di sostituzioni, di lampadine, dadi, viti e guarnizioni e nella vita faccio lo stesso, non riesco a buttare via del tutto le circostanze accadute. Se ti sono servito per stare meglio ne faccio tesoro e mi ci attacco come il saratoga al piatto doccia.

Ho sempre un cacciavite a croce su una vite spaccata e mai il contrario, il mio rapporto con la manualità è una metafora della vita in stile Bricofer, perché quando ci vado mi convinco che nulla è così rotto da doverlo buttare via e comprerei solo listoni di parquet in ciliegio e tappeti colorati.

Non so mai quando scade la revisione della moto e della macchina, e non arrivo mai in tempo al benzinaio convito che fare il pieno non sia sempre la scelta migliore. Perché il brivido della riserva non te la darà mai nessuna vita piena di tutto.

Nei miei file c’è un mondo intero, dalle vecchie foto che non riesco a gettare, alle lettere di addio e i mille pentimenti, perché solo chi non cambia mai la sua opinione resterà senza più una storia. Ho la sindrome da catalogo, ogni ricordo ha un foglio word con un titolo e paesaggio, restituisco voce alle immagini che non ho fotografato con dei racconti vivi e sempre veri. Nei lunghi pomeriggi di lavoro li apro rivedendo tante variabili di un passato ancora utile.

Ci sono giorni in cui non serve avere una rotta, ma basta anche solo andare, piano ma costante, consapevole che il viaggio lo stai facendo mentre lo prepari. Ma se vedi che mi perdo vienimi incontro e ti stringerò più forte della moka che ti preparerò mentre mi ascolti.

Prendo mille decisioni per una sola scelta, poi ci ripenso e te lo dico e ritorno sui miei passi, e alla fine ricomincio da capo fino alla fine, fino a pentirmi di qualsiasi risultato raggiunto. Come quando sei sul punto di baciarla e ti passano davanti un milione di fotogrammi, ognuno con un film che inizia e finisce, male, bene, male, bene e te ne fotti e la baci e poi sarà storia, così nelle decisioni, prendile e affrontale, tanto lo sai che le radici diverranno sempre foglie.

Marco Raffaelli
Appassionato dello sport e di tutte le storie ad esso legate. Maratoneta ormai in pensione continua a correre nuotare pedalare parlare e scrivere spesso il tutto in ordine sparso