Martin Fiz un campione che ancora si diverte correndo

Questa è la storia di Martin Fiz uno dei migliori maratoneti spagnoli. Il suo approccio alla  vita e allo sport ci insegna come raggiungere nuovi traguardi e a divertirci anche a fine carriera.

Nato il 3 marzo 1963 a Vitoria-Gasteiz (Álava) nei Paesi Baschi, all’età di 12 anni scappa di casa per gareggiare in una corsa campestre, era il cross di Errekaleor, un quartiere alla periferia della sua città natale. Fu la prima gara, su una distanza di 1.250 metri, tagliò il traguardo al settimo posto.

A 14 anni decide di dedicarsi alle gare di fondo. Da quel momento la carriera prende forma e sostanza arrivando ad essere il campione iberoamericano dei 3.000 m ostacoli in Messico (1988), e a partecipare per ben otto volte al World Cross Country.

Ma sono gli anni ’90 la golden age di Martin Fiz

Nel 1993 è secondo nei 10.000 m nel Campionato Iberico, partecipando ai Mondiali di Tokyo nella gara dei 5.000 metri, due anni prima.

Prende parte ai Giochi Olimpici di Barcellona, nella stessa prova, senza superare la serie di qualificazioni.

Nel 1993 ha partecipato alla maratona di Helsinki, dove è arrivato primo, e l’anno successivo ha ripetuto la vittoria con un tempo di 2h 10m 31s.

Ai Mondiali del 1995 a Göteborg, ha nuovamente battuto tutti, questa volta con un tempo di 2h 11m 21s, e quello stesso anno ha vinto la maratona di Rotterdam. Nel marzo 1996 ha ottenuto un tempo di 2h 8m 25s a Seoul, il suo miglior tempo e primato nazionale.

Alle Olimpiadi di Atlanta 1996 arriva quarto. Nel marzo dell’anno successivo riuscì a vincere la maratona di Tokyo, riscrivendo la miglior prestazione con il tempo di 2h 8m 5s.

Lo stile di vita di Martin Fiz è decisamente eclettico, partendo dalla sua filosofia per cui

“Nella vita, devi sempre avere una sfida “

Martin FIz
MARTÍN FIZ ALLA MARATONA DI NEW YORK

A 50 anni vince la maratona di New York del novembre 2015, nella sua categoria con il tempo di 2h 34m 33s.

Nel febbraio 2016 è la volta di quella di Tokyo. sempre nella stessa categoria con un tempo di 2h 28m 29s.

A settembre del 2018 rimane coinvolto in un incidente nel quartiere Vitoriano di Adurza dove un’auto, su un passaggio pedonale, lo investe procurandogli la frattura di quattro costole e traumi multipli.

Il tempo di guarire e recuperare le forze ed ecco che il 13 gennaio 2019 batte il record mondiale di 10 km, categoria over 55 a Valencia con un tempo di 31’40”.

A novembre 2021 scopre di avere un pericoloso trombo e Martín ha dovuto passare da un periodo intenso di allenamento a iniezioni di eparina, visite mediche vascolari e terapia mentale.

Commentando il momento non facile in un video per la rivista specializzata Corredor con cui collabora da anni esprime il dispiacere di non poter correre ma dall’altra la felicità per essere in buone mani e aver reagito bene mentalmente allo stop.

La parole di Martin sono un esempio di vita, con la voce rotta dall’emozione racconta la sua malattia e ci mette davanti alla nostra fragilità, sul fatto che il corpo va rispettato e ascoltato sempre e che la maratona più importante del mondo la corriamo tutti i giorni nella nostra quotidianità.

Bravo Martin.