L’Ivermectina e la signora Lucia

“Studia Andreo, se no diventi come a me”

Questo era il monito che mi rivolgeva la Signora Lucia quando io, bambino degli anni ottanta, facevo storie per fare i compiti. E sottolineava il concetto brandendo la ramazza.

La Signora Lucia era la “Signora delle pulizie” di quando ero piccolo; indossava sempre un grembiule a fiori e aveva la forza di dieci uomini. Spostava letti, divani e armadi con una facilità incredibile, ed era fermamente convinta che un uomo, per essere un vero uomo, dovesse avere un nome virile. Un nome che finisse con la O.

Credo mi volesse bene; io sicuramente gliene volevo.

Non ho mai capito se riconosceva in me il potenziale per diventare un vero uomo, o se più probabilmente cercava di salvare il salvabile, ma per lei io ero sempre e solo Andreo, con la O; e mi metteva costantemente in guardia sulle conseguenze dell’ignoranza.

Mi fa un certo effetto pensare alla Signora Lucia in questo tempo di ignoranza sbandierata e di negazione ottusa della cultura.

La brava Signora, innegabilmente poco colta, “socraticamente” sapeva di non sapere. E riconosceva un grande valore alla conoscenza.

Sono sicuro che se fosse viva in questo tempo di pazzi, sarebbe andata fiduciosamente a vaccinarsi, affidandosi alla competenza chi aveva studiato per curare le malattie.

E poi leggo la storia dell’Ivermectina.

L’ivermectina è un farmaco in commercio da diversi anni, usato in ambito veterinario come antiparassitario per cavalli.

Qualche mese fa tra i complottisti (e negazionisti, e antivaccinisti) made in USA si è sparsa la voce che avesse una qualche efficacia nella cura del Covid. Quando la voce ha raggiunto una certa proporzione l’FDA ha emanato un comunicato ufficiale per smentire l’utilità del farmaco, evidenziandone la potenziale pericolosità per la salute umana.

E qui il capolavoro.

I siti complottisti, guidati dai geni di Qanon, hanno deciso di cavalcare un’equazione tristemente nota anche da noi:

“costa poco”+”ce lo vietano” = “COMPLOTTOHHO!!!!!!”

Ed è subito boom di vendite.

Farmaci a base di Ivermectina con nomi come Iverton, Ivomec, Noromectin, Vertimax (sulle cui confezioni sono rappresentati bovini ed equini di varie taglie) vedono aumentare gli ordinativi fino alla cifra spaventosa di 28 volte rispetto alle medie pre pandemiche, costringendo le rispettive case farmaceutiche a riorganizzare le linee di produzione.

La distribuzione impazzisce. Provate a digitare “i” e “v” sul motore di ricerca di Amazon, e avrete contezza diretta dell’entità del fenomeno.

Il problema è che i vari farmaci sono studiati per bestie di cinquecento e passa chili, e la posologia sui foglietti illustrativi è tarata di conseguenza. Ora, se uno è così intelligente da decidere di non vaccinarsi e non credere al proprio medico curante, preferendo seguire vaneggiamenti sui social che gli suggeriscono di curarsi con dei pilloloni sulla cui confezione è disegnata la testa di un cavallo o le corna di una mucca, pensate forse che abbia il buon senso di adattare le dosi consigliate in base al suo peso?

Evidentemente no.

Col risultato di un exploit di intossicazioni, avvelenamenti e ricoveri per overdose di Ivermectina.

Il fenomeno è registrato con maggiore intensità negli ospedali e nei centri veleni degli stati del sud degli USA (la famosa “pancia” del paese), con un picco fuori scala in Oklahoma, già terra di nascita del Ku Klux Klan e ora -ma guarda un po’!- roccaforte dei repubblicani e dei sostenitori di Trump.

Evito qualunque commento sul dato statistico, e qualunque facile analogia con idioti nostrani, ma non posso fare a meno di ricordare le parole della Signora Lucia.

“Studia Andreo, se no diventi come a me”

Magari, Lucia.

Magari diventassimo tutti come te.

Magari avessimo l’umiltà di ammettere la nostra ignoranza.

Magari riconoscessimo il valore dell’impegno, dello studio, di chi è più preparato di noi.

E invece scriviamo “SVEGLIAH!!!” e ci curiamo con medicine per cavalli, in dosi da mucche.

Potevamo studiare, migliorarci, e siamo diventati questo.

Perdonaci, Lucia.

#StorieDaCaffè