Ci sono libri che ti fanno viaggiare meglio di altri, ma molto dipende da te. Già dallo scaffale della libreria, vedi subito il titolo giusto, poi, la tua voglia di evasione e di scoperta di un mondo nuovo, la necessità di usare la lettura come angolo di quiete da tutto, diventano il mezzo con cui partire.
Se ami la bicicletta, le avventure e le storie d’amore allora puoi arrivare in fondo a questo articolo, ma nel caso in cui tu non sia un romantico, ma solo un viaggiatore impenitente, in ogni caso questa storia è per te.
Sì perché il libro “L’incredibile storia dell’uomo che dall’India arrivò in Svezia in bicicletta per amore”, è per chi vuole vivere un sogno ad occhi aperti.
Scritto da Per J. Andersson, fondatore della rivista di viaggi svedese Vagabond è un libro davvero bello.
Per la storia d’amore tra Pk e Lanna, che sa di un amore perfetto, necessario, a conclusione di un viaggio evocativo di chi voleva riscattarsi dalla cattiveria di una società divisa in caste. Di chi veniva dalla giungla degli intoccabili e non ha mai potuto esprimere il suo valore.
Viaggiare è alla base storia, anche se quello vero di viaggio inizia dopo la seconda metà del libro.
Per gran parte del testo c’è la raffigurazione della vita in India negli anni 70, in cui se nasci in una casta inferiore, come il personaggio, tutto è fatica e miseria, morte e rinascita, voglia di riscatto e misurarsi con i mille mondi che la popolano.
L’autore ha racccontato l’India del dopo indipendenza e lo fa con la coscienza del viaggiatore e la fantasia di un film di Bollywood.
Uno stile narrativo pulito e diretto, illustra la vita di un impuro come Pk, un ragazzo nato sotto una buona profezia che lo metterà al riparo da ogni maleficio, sarà portatore di bontà e di arte.
Pk ha il dono di saper raffigurare il bene delle persone nei suoi ritratti a carboncino con cui girerà il mondo fino ad arrivare dal suo amore in Svezia. Promette un amore assoluo pedalando tra India, Pakistan, Afghanistan, Iran e Turchia, cambiando 3 biciclette e dividendo la strada con altri viaggiatori gentili, positivi e generosi come lui.
Sopra a tutto c’è un amore, sognante e caparbio, in nome del quale Pk affronterà il viaggio interminabile.
Credetemi, lo leggerete senza fermarvi mai, come una gran fondo o un viaggio epico.
Lunoa la via incontrereta ragazzi che si spogliano delle consuetudini della borghesia da cui provengono e trovavano una nuova identità tra i vicoli delle città indiane.
Fare un viaggio come quello di Pk in nome di un amore è un gesto bellissimo, ammirevole. Se le persone si lasciassero guidare dall’amore vivremmo di sicuro in un mondo migliore.