Lezione n. 41: Mix up

Il cartello con il 41° km è ormai a pochi metri dietro di noi.

Ci siamo, il traguardo è li, ancora qualche passo e si vedrà distintamente.

Quanta strada percorsa…

Soltanto qualche mese fa abbiamo preso coscienza di come il dolore faccia parte della corsa (1).

Abbiamo sperimentato sulla nostra pelle che si può inciampare e cadere (16).

Ma come guerrieri (18) chiamati a qualcosa di più grande di noi, abbiamo verificato che ci si può rialzare, e ballando (4) con tutto il nostro cuore (3) mentre si coltiva la gioia (15), si può trovare sollievo nel seguire il nostro passo (6), perché nessun dolore dura per sempre (10).

Ci siamo innamorati della pista (14), scovato un cuore nei muscoli della sala pesi (17), usciti dalla comfort zone (29) e guidati come in un sogno (30) da chi la saprà sempre più lunga di noi, per mano a tutti i nostri supporters (22), abbiamo capito di essere finalmente pronti per l’amore (28), un amore pieno di kilometri, perché la maratona è ovunque (27).

Abbiamo imparato a lasciare a casa l’ansia da prestazione (9), a non curarci delle condizioni meteo (20), a vestirci adeguatamente (36), a seguire la tabella di allenamento (23), anche quando le mattine erano maledette (8), e di crescere con la testa (33), di essere migliore di ieri (21), proprio non se ne parlava.

Nelle colazioni più lunghe di mezz’ora (2), prima di raggiungere l’amata squadra del cuore (24), siamo uscite con i figli in tasca (11), fiere come il comandante (12), e nel tentativo di non fermarsi nemmeno un po’ (5), pur sapendo quanto a volte sia necessario, abbiamo affrontato il nostro medio (26), includendo l’immancabile giro dei ponti (32).

Nel rispetto per la Signora (7), abbiamo incontrato il tempo della mente (19), ispirati dagli atleti più famosi (38) ,e nell’essenza del respiro del vento (39) di cui facciamo parte, abbiamo rinunciato senza paura (25), a rinforzare un fallimento (31), riconoscendolo e abbracciandolo come un amico ferito in cerca di conforto.

Colpiti a morte siamo fuggiti via (35), per dire addio (37) alla rabbia e a quella parte di noi che non c’è più, che abbiamo disperso per strada assieme a tutte le zavorre mollate (13), senza barare mai (34).

Poi, in un mix up (41) di tutte le lezioni imparate con coraggio, oltre i dubbi e i chiacchiericci della sera prima (40), soli e insieme, sui nostri passi (42), siamo giunti, infine, al traguardo tanto ambito…

Che sia una grande Maratona per tutti noi, sempre e ogni volta.

Con amore

Chiara

 

 

 

 

 

 

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