La parte più bella della Napoli half Marathon è quando si incontrano due gare nella stessa gara.
Prima sul lungomare e poi su Corso Umberto I.
In queste due occasioni puoi vedere scorrere accanto a te praticamente tutti i partecipanti alla gara.
Diventa un momento che dura anche qualche chilometro in cui incontri ciò che vorresti essere, quando sfrecciano alla tua sinistra i primi assoluti e gli inseguitori e poi, cambiando il senso di marcia diventi tu ciò che vorrebbero essere gli altri.
In un esercizio mentale elabori un pensiero stimolante per te stesso e non solo.
Se lì che gridi i nomi degli amici veloci, loro non ti vedono subito, concentrati a tenere un passo a ridosso dei 4’ a km diventi un punto di riferimento e d’incoraggiamento, fidatevi che serve anche a loro.
Ma la parte più bella è quando vedi quelli come te, che corrono come te ma sono soltanto un pelo più lenti.
Corrono alla tua sinistra dove devono fare la tua stessa strada, li chiami, gli sorridi e li preghi di dare ancora un po’ di più per essere accanto e non dietro di te.
Insomma Napoli è veramente una gara che offre letture diverse dello stesso evento. Organizzata sempre con livelli di qualità internazionale, si consuma senza alcun impaccio.
Ho avuto la fortuna di seguire il team di Napoli Running nelle ultime ore prima dello start, gruppo di lavoro che non lascia nulla al caso, attenti in tutto, premurosi di ciascun atleta, dalle antilopi africane venute a Napoli a vincere, fino all’ultimo podista arrivato dopo le due ore e mezza.
Così si diventa grandi, non ci sono scorciatoie nel nostro sport, neppure per chi ci fa correre.
In tutto questo sullo sfondo o sarebbe meglio dire al centro di ogni fatica c’è la città, che nel suo incedere è sempre diretta, non è mai trasversale, ti prende e ti stordisce con tanta bellezza.
Come quando torni sul lungo mare di Mergellina.
Il percorso nuovo senza il passaggio a piazza Plebiscito fa riflettere, ripensarlo forse è necessario.
Per noi che di questa città amiamo ogni luogo a tal punto da averli fatti anche un po’ nostri, rinunciarvi è faticoso più che a correrci dentro.
In questi due giorni trascorsi tra migliaia di turisti, abbiamo avuto la fortuna di un clima ideale, l’accoglienza napoletana è sopra ogni altra situazione in Italia.
Napoli non è mai ripetitiva, ti conduce dove il tuo animo è pronto ad andare. È senza tregua, senza filtri, e si espone in tutti i suoi contrasti e difficoltà.
Puoi mangiarla, berla assaporarla fino a sazietà o viverla con parsimonia, vicolo dopo vicolo, isolandoti dal frastuono di un centro storico che è ancora oggi al centro di una storia bellissima, vissuta anche questa volta grazie alle Napoli half Marathon.