La madre di tutte le staffette

Le gare di corsa a staffette sulle lunghe distanze sono diventate popolari in tutto il mondo. In Italia da qualche anno abbiamo la Resia Rosolina Relay – Along Adige River, nata sulle orme della mitica Hood to Coast Relay.

La corsa americana a tappe venne fondata nel 1982, con otto squadre al via. La gara, che si estende da Mount Hood a Seaside, Oregon, ogni anno ha una lista d’attesa di 40.000 persone fin dagli anni 2000.

L’evento di quest’anno è alla 40esima edizione ed è in programma per venerdì 25 agosto e vedrà la partecipazione di 19.000 atleti e 3.600 volontari.

Le gare a staffetta sono diverse rispetto alle classiche competizioni, hanno un approccio di squadra anziché individuale. Quando si gareggia in un evento così lungo, c’è una linea sottile tra “chi me lo ha fatto fare?” e “facciamolo di nuovo”, perchè gran parte della motivazione viene dalle squadre.

La Hood to Coast Relay vede team composti da 8 a 12 atleti che dovranno correre un totale di 198 miglia, dall’iconica cima del Monte Hood a Portland fino alle spiagge dell’Oceano Pacifico.

L’evento ha registrato il tutto esaurito per 30 anni consecutivi.

La zona di arrivo della gara

L’evento si compone di 36 sezioni denominate “Legs”. In ciascuna delle stazioni di consegna, o scambio, l’atleta passerà il testimone (un braccialetto colorato) al suo compagno di squadra, questo andrà avanti a rotazione fino a quando tutti avranno corso almemo tre sezioni delle 36 previste sulle 198 miglia.

Ciascuna squadra avrà a disposizione due furgoni su cui viaggeranno le due metà del gruppo di atleti. Il percorso vedrà alternarsi prima un mezzo con i suoi componenti e poi l’altro, aspettandosi in punti di scambio fissati lungo il tracciato.

In quese gare, come la Resia Rosolina Relay – Along Adige la parte più complicata è la logistica dove ogni partecipante deve avere in dotazione, torcia o faro frontale con ricarica, fanale posteriore a LED con ricarica, giubbotto riflettente. Durante le ore notturne è obbligatorio per il corridore indossare le dotazioni di sicurezza personali.

Il format della gara è standard:

Il primo corridore del primo equipaggio percorre la prima tappa di circa 10 km fino al primo punto di cambio, dove consegna il testimone al suo compagno di equipaggio secondo corridore, che è sceso dal mezzo 1 e lo attende. Il primo corridore sale sul mezzo 1.

Il secondo corridore percorre la seconda tappa fino al secondo punto di cambio e così via, fino al primo punto cambio principale dove il mezzo 2 attende di far partire il suo primo corridore.

Il quinto corridore consegna il testimone al sesto corridore, primo del secondo equipaggio, sale sul mezzo 1 che finalmente può andare fino al secondo punto di cambio principale alla fine della decima tappa.

Il sesto corridore raggiunge il punto di tappa 6 e procede al cambio con il suo compagno di equipaggio e così via.

Anche quest’anno alla Resia Rosolina Relay ci saranno gli amici da Roma a correre la gara, un gruppo eterogeneo proveniente da squadre diverse in un mix sportivo che si identifica perfettamente con lo spirito della staffetta.

Più che una esperienza sportiva quella di cui raccontiamo oggi è una vera esperienza di vita, di condivisione di spazi angusti senza sonno con poco cibo e tanta stanchezza addosso, ma nonostante tutto con un sorriso smagliante. (Peppa Randazzo)