In questi giorni in cui il Parlamento è impegnato a eleggere il successore di Sergio Mattarella mi piace pensare che la Corsa per il Quirinale, per noi podisti romani, non sia solo una questione di natura politico Istituzionale.
Il “Colle”, su cui nel 1583 venne ultimato uno dei palazzi più belli del mondo, è simbolo di unione e centralità nazionale.
Il Quirinale è stata la residenza di Papi, Re e oggi del Presidente della Repubblica ed è uno dei luoghi principali in cui si svolge la vita politica del paese.
Alla sua sommità svettano il tricolore, lo stendardo presidenziale, che si ispira alla bandiera della Repubblica Italiana e quella della Unione Europea, il fulcro fondamentale per la tenuta del paese e traguardo ideale per chi corre in città.
A Roma, quando decidi di uscire per un allenamento medio, è un’esperienza fisica e culturale dove hai la possibilità di fare un viaggio nel tempo attraverso la sua architettura.
Vivo in un quartiere che si trova nel quadrante nord della città. Il mio municipio è grande come Padova e partire per un giro medio significa uscire da una città e immergersi dentro altre città in un contesto che cambia strada dopo strada.
Il Quirinale si trova esattamente a 7 km da casa, tra andata e ritorno il lavoro è presto fatto.
Nel mezzo ci sono le tappe intermedie di una Roma che dal dopo guerra e prima ancora nella fase risorgimentale, hanno definito i margini di interi quartieri e scritto la sua storia recente.
L’arteria principale che percorro e che mi conduce nel cuore di Roma è la via Nomentana, la prendo da Corso Trieste e corro fino a Porta Pia, per giungere al cospetto del monumento al Bersagliere.
La statua bronzea sorge nel piazzale antistante la porta, non lontano dalla storica breccia aperta nelle mura Aureliane il 20 settembre del 1870.
Il monumento è costituito da una imponente scultura in bronzo, alta 4 metri, che raffigura il Bersagliere scattante all’assalto, posto su un basamento in travertino.
Una prima tappa che ti fa respirare e da cui inizia via XX Settembre, il secondo rettilineo che ti avvicina al Colle.
Lungo la via hanno sede alcuni dei palazzi del potere Ministeriale come quello della difesa, delle politiche agricole alimentari e forestali nel palazzo dell’Agricoltura e il Ministero dell’economia e delle finanze nel palazzo delle Finanze.
A metà di via XX Settembre c’è largo di Santa Susanna in cui si erge la fontana del Mosè, opera di Giovanni Fontana e Domenico Fontana, venne fatta per volontà di Sisto V nel 1585 con lo scopo di rifornire d’acqua i rioni sorgenti nei colli Viminale e Quirinale.
Il tempo di bere al Leone stilizzato che getta acqua dalla bocca in una vasca adiacente il Mosè e si riparte.
Da questo punto manca meno di un chilometro al Quirinale e lo si completa passando in uno degli incroci più belli di Roma quello formato da via XX Settembre e via delle 4 Fontane.
Vale la pena rallentare e volgere lo sguardo ai quattro lati da cui si possono vedere, in lontananza, l’Obelisco Esquilino presso Santa Maria Maggiore (a sud-est), l’Obelisco Sallustiano presso Trinità dei Monti (a nord-ovest), l’Obelisco del Quirinale (a sud-ovest) e la michelangiolesca facciata interna di Porta Pia (a nord-est).
Applausi
Via del Quirinale è l’ultimo rettilineo che conduce al piazzale antistante il Palazzo Presidenziale.
I suoi marciapiedi, in particolare quello sul lato sinistro, sono larghi e comodi per correrci.
In questo ultimo tratto Polizia, Carabinieri e Corazzieri controllano il luogo più importante di Roma e di fatto non sei mai solo neppure nelle prime ore della giornata.
Finalmente eccolo il Colle: sobrio, accogliente e luminoso proprio come deve essere la casa degli italiani.
Al centro della piazza si trova il grande gruppo scultoreo della Fontana dei Dioscuri, chiamato anche Fontana di Monte Cavallo, di età imperiale, proveniente dalle Terme di Costantino e raffigurante i gemelli Castore e Polluce, i Dioscuri, che tengono per le redini i loro cavalli. Inserito nel gruppo, si erge un obelisco proveniente dal Mausoleo di Augusto.
Un bel respiro e adesso si torna a casa, esattamente sugli stessi passi, così facendo scopri una visione ancora diversa della città, perchè il bello dell’arte è saperti sorprendere sempre, spetta a noi lasciarci catturare anche lungo la Corsa per il Quirinale.