In Terra Eroica il paradiso della bicicletta

Tornano le “Classiche del Nord” e tra gli appassionati di ciclismo si riaccende la voglia di saltare in sella e correre incontro alla primavera e alle temperature più piacevoli.

Si avvicina velocemente anche la Pasqua che porta con sé qualche giorno di vacanza in più.

Dunque, perché non approfittarne per pedalare in un territorio magnifico come la provincia di Siena? O meglio in Terra Eroica, cioè l’insieme dei Percorsi Permanenti de L’Eroica e Eroica Montalcino?

Niente indugi dunque. Cartina alla mano ecco le proposte a pedali di Terra Eroica legate indissolubilmente a tre eventi di grande interesse internazionale: L‘EroicaEroica Montalcino e Nova Eroica Buonconvento. Tre proposte a pedali (www.eroica.cc), per ogni tipo di ciclista e bicicletta; dalla pedalata assistita alla muscolare sia gravel che d’epoca. Un invito in Terra Eroica da vivere in solitudine o in compagnia di amici, famiglia o compagni di squadra.

Ecco, nel dettaglio, le proposte di Terra Eroica

Il Percorso Permanente de L’Eroica

Il Percorso Permanente de L’Eroica prende avvio da Gaiole in Chianti, dove L’Eroica nacque nel 1997 da un’intuizione di Giancarlo Brocci. Dopo appena tre chilometri, in direzione Siena, sulla sinistra si scorge la sagoma del Castello di Meleto, un’oasi di pace e tranquillità con più di mille anni di storia. Poco più avanti, al culmine di un viale di cipressi e strada bianca, si approda al Castello di Brolio, residenza storica della famiglia Ricasoli e dell’omonima azienda vitivinicola fondata da Bettino Ricasoli, il “Barone di Ferro”.

Più avanti si incontra un leccio maestoso da cui si ammira un panorama mozzafiato fino alla città di Siena.

Altrettanto suggestiva la vista della Certosa di Maggiano; da lì in poi Siena scorre alle spalle, così come il Chianti che lascia il posto ad altre valli, poggi ed alture ma soprattutto strade sterrate su cui far correre la bicicletta.

Il percorso tracciato porta a Vescovado di Murlo dove fare sosta per ammirare la parrocchiale di San Fortunato o, meglio ancora, il Museo etrusco di Murlo. Siamo nella Val di Merse con viste sulla Val d’Arbia.

Da qui si pedala verso Montalcino; lungo la strada che corre accanto alla Cappella di S. Antonio a Bibbiano prima di intraprendere Castiglion del Bosco, lo sterrato teatro delle sfide più affascinanti anche fra i professionisti.

A Montalcino la sosta è d’obbligo, non solo per gustare un calice di Brunello ed assaggiare salumi e formaggi di gran qualità ma anche ammirare la straordinaria bellezza della Val d’Orcia e delle Crete Senesi.

Le foto di Paolo Penni Martelli dell’ultima edizione de L’Eroica e di Eroica Montalcino

Si riparte in direzione di Lucignano D’Asso, un borgo caratteristico con una tipica bottega d’alimentari dove fare rifornimento prima di una nuova sosta alla chiesa di San Lorenzo a Percenna.

Il Percorso Permanente de L’Eroica invita poi a raggiungere Castelnuovo Berardenga con i suoi murales esclusivi. Quindi Radda in Chianti, probabilmente il più bel paese del Chianti, antica capitale della “Lega del Chianti”. Da non perdere i dipinti rinascimentali della chiesa di Santa Maria Novella. Il Percorso per Gaiole è quasi terminato e si torna, dunque, dove tutto è iniziato. Non prima però di aver dato uno sguardo al borgo di Vertine e alla chiesa di Spaltenna.

In fondo alla discesa ecco Gaiole in Chianti, dopo 209 chilometri di bellezza straordinaria e quasi 4000 metri di dislivello. Tanta fatica vera ma anche tanto orgoglio a completare un percorso che ogni anno, il primo week end d’ottobre, richiama migliaia di appassionati da tutto il mondo.

Le foto di Paolo Penni Martelli dell’ultima edizione de L’Eroica e di Eroica Montalcino

Il Percorso Permanente di Eroica Montalcino

Il percorso prende avvio da Montalcino ma prima di salire in sella è d’obbligo soffermarsi presso i Giardini dell’Impero per la splendida vista panoramica a 360 gradi. A nord si scorgono le Crete Senesi, la collina di Montalcino e la città di Siena. A sud si osservano le bellissime terre della Val d’Orcia, ad est lo sguardo arriva fino all’Appenino e a Valdichiana. 

Se la giornata lo consente ad ovest la vista rivela i tesori della macchia mediterranea fino ad arrivare alla costa Tirrenica.

Saliti in bicicletta si pedala verso San Quirico d’Orcia e lo splendido centro termale di Bagno Vignoni. Colline, calanchi, cipressi, coltivazioni di grani antichi, di cui molti sono biologici, sono le ricchezze della più bella valle della Toscana. Sui colli, borghi e monumenti che osservano boschi di querce, oliveti e i vigneti del Brunello e dei grandi vini toscani.

All’ingresso del borgo rinascimentale di Pienza, l’indimenticabile panorama sulle mille sfumature del giallo, del rosso e dell’ocra delle dolci colline della Val d’Orcia con alle spalle Monte Amiata, il più alto vulcano spento d’Italia, e la possente fortezza di Radicofani, costruita sulla cima di un’imponente roccia basaltica di 869 metri che domina tutto il territorio compreso fra il Monte Cetona, la Val d’Orcia e il Monte Amiata.

In questo punto il ciclista si trova nel cuore delle Crete Senesi, tra Trequanda e San Giovanni d’Asso, con il paesaggio caratterizzato da un continuo susseguirsi di biancane e calanchi. Le prime sono riconoscibili per la loro forma a cupolette bianche, mentre i secondi per le profonde spaccature nel terreno “a lama di coltello”.

Prima di entrare a Montisi, borgo medievale di origine etrusca, i ciclisti si trovano a pedalare lungo i bellissimi terrazzamenti degli oliveti i cui frutti danno vita al delizioso olio toscano. Per l’estrazione dell’olio d’oliva, le olive vengono macinate a freddo. Proseguendo verso il borgo di Buonconvento si incontrano vaste coltivazioni di tartufi.

Lasciando alle spalle Buonconvento ci si avvia verso Camigliano tra le Crete Senesi e l’armoniosa macchia mediterranea.  Lungo il percorso, tra Camigliano e Sant’Angelo in Colle, si giunge al Castello di Poggio alle Mura, eretto su un poggio presso la confluenza dei fiumi Orcia Ombrone. Il viale di cipressi accompagna i visitatori fino alle porte della struttura, situata nel cuore dei vasti vigneti del Brunello.

Verso Sant’Angelo Scalo lo sguardo è rapito dalle coltivazioni dei secolari oliveti per arrivare al magnifico convento di Sant’Antimo, circondato dagli altissimi cipressi. Da qui si torna a Montalcino.

Tutta questa bellezza è raccolta in un percorso di poco più di 150 chilometri. Il percorso impegnativo ma davvero ricco di vedute da cartolina.

Che bicicletta usare

Il mezzo più autentico per pedalare in Terra Eroica è ovviamente la bicicletta d’epoca, che esige però una buona preparazione fisica. Molto più agevoli sono le gravel bike, di certo il mezzo più adatto per gli sterrati della provincia di Siena. La geometria più comoda, le moltipliche più corte e gli pneumatici più sicuri consentono di concentrarsi meno sul mezzo e più sul percorso. Le biciclette a pedalata assistita rappresentano, ovviamente, la soluzione più agevole.

I tre eventi Eroica in Toscana che fanno sognare migliaia di ciclisti da tutto il mondo

EROICA MONTALCINO (domenica 29 maggio) – Biciclette rigorosamente d’epoca per affrontare i cinque percorsi a sud di Siena tra la Val d’Arbia, le Crete Senesi e la Val D’Orcia, il 29 maggio. Tra le colline dal 2004 patrimonio Unesco che comprendono San Quirico d’Orcia, Pienza e Bagno Vignoni

NOVA EROICA BUONCONVENTO (sabato 25 giugno)– Castelli di Buonconvento (27 km.) e Valle dell’Ombrone (15 km) sono i due percorsi dall’altimetria minima pensati per le famiglie e per i più piccoli che vogliono provare il brivido delle strade bianche. Cinque in totale le proposte dell’evento in programma il 25 giugno e 26 giugno, per ogni tipo di bicicletta, specialmente gravel.

L’EROICA (1 e 2 ottobre) – È L’Eroica per antonomasia, quella con la L che la distingue da tutte le altre. Quella che dall’edizione del 1997 con 92 partecipanti arriva oggi a sfiorare i 9.000 partenti; appuntamento 1 e 2 ottobre, partenza e arrivo a Gaiole in Chianti dei cinque percorsi che rimaranno nella storia della 25esima edizione.

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