Il Giro della Questura e le storie del ciclismo amatoriale

Il Giro della Questura è diventato un fenomeno in rete, anche se da anni fa battere il cuore di tanti appassionati a pedali.

Sembra una ragazzata, un ritrovo di amici della domenica a scannellare per le province della Toscana. Nulla di più sbagliato.

La domenica mattina alle 9.00 il giro è sempre lo stesso: verso Filettole, Nodica, Vecchiano poi sull’Aurelia fino a Camaiore, Montemagno e rientro dalla Freddana per un totale di 70 KM circa.

Si formano i gruppi subito in partenza con andature diverse in base alla qualità dei ciclisti e spesso è un vanto e un obbiettivo riuscire a passare dal gruppo più scarso a quello migliore.

Nel Giro non c’è tabella che regga, dopo qualche chilometro insieme tanto per “scaldare l’ambiente”, non si sa come sia possibile, ma i buoni propositi vanno a farsi benedire e ci si ritrova sempre lì, gomito a gomito sull’Aurelia a spingere sui pedali

Il Giro della Questura prende il nome dal luogo in cui parte il giro che è davanti alla Questura di Lucca.

Anche se il ritrovo della “Questura” non è alla questura vera e propria vicino alla stazione di Lucca ma a Borgo Giannotti, dall’altra parte della città dove c’è la caserma della Polizia.

Solitamente il gruppo è numeroso anche 50 atleti, creando non pochi problemi al traffico locale. Stando a chi vi prende parte non è difficile arrivare ai 40 di media.

Il percorso del Giro della Questura

Il giro è collaudato negli anni, svolte a destra per la maggiore comprese, e il Gran premio della Montagna che parte con la strada che da Camaiore sale a Montemagno e attraversa la spettacolare valle della Freddana e consente di ammirare suggestivi panorami.

Il borgo di Montemagno è piuttosto piccolo ma grazioso, racchiuso intorno alla chiesa e attraversato dalla strada che porta a Lucca.

Da alcuni Forum in rete i commenti tecnici della gara hanno fatto storia.

“Il giro spesso viene percorso in meno di 1h e 50minuti, che a detta di molti è fatica vera”.

Il record dovrebbe essere una decina di minuti meno. Grandi frenate, squadre che si alternano in testa, fughe bidone e non, scatti in salita e in falsopiano, e per finire volata al distributore. C’è de’mmatti! (come dicono a Lucca) “.

Fino a qualche anno fa era super frequentato dai professionisti della zona. Davide Ballerini, ciclista che corre per la Quick-Step Alpha Vinyl Team, disse che tanti professionisti dovrebbero pagare il biglietto, per un gruppo del genere.

All’ex ciclista danese Chris Anker Sorensen morto a causa delle ferite riportate dopo essere stato investito da un’auto mentre era in bicicletta nel 2021 è stato dedicato il tratto di 200m in lievissima salita, “che però a 60 orari fa male, molto male”, commentano gli appassionati sui vari gruppi in rete.

La battaglia più dura è il giro del mercoledì, quando i dilettanti sono tanti e gli amatori sono quelli “buoni”.

“Vincere Giro della Questura non significa niente, ma non è da tutti”. Dicono gli amatori.

“C’è chi vi prende parte da vent’anni  e si è sempre staccato alla stessa curva, che ora ha il suo nome: poco prima della curva dei “guardoni”, per intenderci, quella da dove si vede bene il gruppo che si rifà sotto“.

“Fino a qualche anno fa, quando la cosa era sentita, i vecchi saggi si ritrovavano alla “stallaccia”, a dare i voti alle volate e a cronometrare i distacchi in cima al magno. Di sicuro il giro non è il meglio per l’allenamento, stando nella pancia del gruppo si sta caldi e si fa agilità, ma una corona a  53 denti e 12 velocità è meglio averli sempre a portata di mano…e poi ci si diverte!”

Le foto del Giro della Questura ce l’ha “il biciclettaio”, perchè per una combinazione favorevole, il percorso passa davanti al suo negozio, fa le foto  a chi sta in testa, dopo di che via, non si guarda in faccia a nessuno e si parte a macinare chilometri per un altro giro…