I TIMORI DEI FAMILIARI DEL PODISTA!

La mattina di una gara importante la tensione in casa è sempre alle stelle. L’apprensione sportiva si palesa nella chat di famiglia con una domanda che non lascia incertezze:

“Quanto cavolo ci farà aspettare papà questa volta?“

Sì perché la vita dei parenti che aspettano un podista è un insieme di drammi che si consumano per ogni minuto, per ogni ora che passano effettivi rispetto alla previsione di arrivo che aveva fatto l’indomito podista di casa…

Eppure lui era stato così entusiasta di fare ancora una gara “impegnativa sì ma non impossibile” aveva commentato tutto tronfio una sera a cena con relativa disattenzione di tutti.

Ma chi aspetta ormai ha perso ogni speranza e sa bene che preoccuparsi, per l’ulteriore ritardo, è tutta fatica sprecata.

Lui, invece, sostanzialmente se ne frega e in preda a una sbornia endorfinica sta già alla partenza con largo anticipo che parla con tutti pontificando su cose a vanvera.

Il bravo podista con canotta e pantaloncini, mentre corre, è isolato dal resto del mondo e si gode il paesaggio, la sua andatura che ti farebbe incazzare anche solo a vederla, figurati a correrla.

Si ferma, beve, parla, commenta, e si fa le foto, foto su foto che mettono ogni volta un pezzo di tempo in più tra lui, il traguardo e i parenti che ormai annoiati aspettano senza più speranze.

Ma per fortuna, dopo tutto il tempo del mondo eccolo all’orizzonte sulla tirata finale. Ride, ride ancora, ma che si ride che s’è fatto pomeriggio.

I parenti, consapevoli ormai che il running è un microcosmo di manie, abitudini e sane follie e  proprio come nella vita di ogni giorno, assecondano sapendo che praticare la corsa fa bene a tutti.

Ci vediamo alla prossima impresa, con calma e con pazienza.