Gli amori al tempo del virus

Ciao mi chiamo Valentina ho 36 anni, quasi 37, sono del segno del Cancro, ho due grandi amiche, un cagnolino, un lavoro bellissimo che mi porta a girare il mondo, dipingo quadri astratti , ascolto musica elettronica, non mi sono mai sposata, sono stata una ballerina di danza classica, e più di tutti, sono BULIMICA D’AMORE e INNAMORATA!

E sono sei giorni che sono tappata in casa. Una nuova vita!

Per mio volere e perchĆ© rispetto il prossimo. Ci hanno consigliato di fare cosƬ. Di non uscire in caso di necessitĆ , almeno fino a nuove direttive. Siamo in pandemia. E scriveremo la storia. Ed io scriverò delle nuove frontiere dell’Amore ai tempi del Coronavirus.

Non ho necessitĆ  particolari in questo momento storico, se non di sentire LUI. Adesso.

E’ il mio aquilone sopra il cielo fatto di speranza.

Ma facciamo un passo indietro.

Lui ed io. Cuori a manetta. E tanto Love.

Ci siamo conosciuti su Facebook, mi sono fatta avanti io. Ho cliccato e inviato la richiesta di amicizia. Richiesta accettata quasi subito. Poi mi ha scritto Lui su Messenger. PerchĆ© funziona cosƬ più o meno dentro questi mondi. La prassi ĆØ questa. Se sei uno normale diciamo. Che poi oggi giorno normale chi ĆØ? Uno nessuno e centomila diceva un Siciliano famoso…per cui, se normale significa rispettare delle regole, diciamo che Lui lo ĆØ. Non mi ha da subito molestata con le parole o tempestata di complimenti scontati, anzi. Ci ha saputo fare. Di buona madre lingua Italiana, Lui mi ha scritto con le H al posto giusto, le virgole, i punti e tanti puntini di sospensione, ha usato garbo ed ironia, scorrevolezza dei discorsi, ma soprattutto mi ha lasciato il suo numero di cellulare poco dopo. TADANNNNN!!!! Gli sono piaciuta a tal punto di. MacchĆ© dai, Vale che ti gasi.

Non ĆØ una garanzia il numero di telefono, lo sai, potrebbero farlo tutti, anche da sposati o conviventi, ma ĆØ un interesse dichiarato, un esporsi, con tutti i rischi che potrebbero derivarne.

Ci siamo detti quindi Ciao su WhatsApp.

La nostra prima uscita.

Come essere davanti al menù. Cominci a scegliere cosa mangiare, partendo dall’antipasto. Piano piano, tanto abbiamo tutto il tempo. Ti conosci, ti osservi con dei silenzi mangiando una bruschetta e parli di te, tiri sù uno spaghetto e approvi, sorridi e ridi, bevi un sorso di buon vino e chiedi, fai domande, percepisci timidezza e leggi di slanci adolescenziali con una buona pastiera napoletana fatta in casa. Provi ad intuire se dall’altro lato del tavolo virtuale ci sia empatia. Se lui sarĆ  uomo fino in fondo offrendoti la cena appena consumata.

Insomma la fantastica e desiderata Empatia c’era. Un fiume in piena.

CosƬ dopo la serata a mangiare fuori lƬ dentro, dopo che abbiamo capito che ci piacevamo, il giorno seguente ĆØ stato meraviglioso. Mi sono svegliata felice e propositiva. Scendendo le scale per andare in cucina, tac, chi ti vedo? Un gruppetto felice di Angeli che tutti in coro cantavano ā€œTu si’ ‘na cosa grande pe’mmĆ© na cosa ca tu stessa nun saje, na cosa ca nun aggio avuto maje, nu bene accussƬ, accussƬ grande (…)ā€ davanti il camino; giro lo sguardo, e no come per dire ā€œnon ĆØ vero che ho visto tutto questoā€, cosƬ alzo i tacchi e torno in camera da letto, e chi ti trovo spatasciato beatamente sul letto appena rifatto?

Cupido. Che se la ride con un ghigno soddisfatto e pure lui canta ā€œSenti nell’aria c’ĆØ giĆ  la nostra canzone d’amore che va. Come un pensiero che sa di felicitĆ . Senti nell’aria c’ĆØ giĆ  un raggio di sole più caldo che va. Come un sorriso che sa di felicitĆ .ā€

ā€œAllora mi prendete in giro?ā€ Dico incavolata nera.

Bene mi rimane il bagno. Comincio a lavarmi i denti, apro l’acqua, sciacquo, mi tiro sù e mi specchio, ma chi ĆØ quello lƬ? Oddio Massimo Ranieri? E che ci fa qui? ā€œRose Rosse per te, ho comprato stasera, e il tuo cuore lo sa cosa voglio da teā€¦ā€

ā€œAh annamo bene proprio beneā€, avrebbe detto la Sora Lella con Verdone affianco.

E niente, l’amore era in me. Ovunque. Lo gridavano il mio corpo, la mia mente, il mio cuore. Tutto, pure casetta mia bella.

Poi mi arriva un messaggio su WhatsApp, Lui che mi invita nel nuovo gruppo ā€œCoppia al tempo del Virusā€ā€¦ok ĆØ uno scherzo. Ma subito penso ā€œMa quanto ĆØ figo ā€˜sto qua?ā€ Ha creato il nostro gruppo per i nostri messaggini…tenero…sta avanti pure…è una cosa che va oltre tutto e tutti, ha superato la realtĆ , meglio di un incontro.

L’innamoramento ĆØ una sensazione fantastica. Il primo periodo in cui conosci qualcuno e cominci ad intuire che potrebbe essere quello giusto. Il forte coinvolgimento emotivo, l’attrazione sessuale, sono una delle esperienze più belle, totalizzanti e appaganti che io conosca. Sono in una dimensione nuova. Senza controllo alcuno. E soprattutto mi sento stupida, pazza e rintronata.

Tutti i giorni.

E comunque ĆØ surreale sta faccenda.

Sto cotta di uno che non ho mai visto. Boh? Bisogna prenderci le misure, ĆØ una cosa nuova questa.

E se non si lavasse con cadenza giornaliera almeno le ascelle? E se avesse i denti storti e ogni due per tre dovesse correre dal dentista? O l’alito che lo riconosci da lontano che ĆØ lui? E se magari non ĆØ sportivo come mi ha fatto credere con delle foto che forse risalgono a chissĆ  che era geologica??? E se avesse una moglie in casa che invece dice essere la colf?

Quante domande, quanti se. Mah, a me sto Coronavirus mi ha giĆ  stancata.

Voglio incontrarlo Lui e non fantasticare daiiiii. Voglio metterci il naso come San Tommaso (appunto, rido con gusto). E scoprire da me se ĆØ o non ĆØ tutto ciò che sto immaginando. Farmi vedere da lui per quella che sono, in un bosco, in montagna, in un sentiero. In mezzo alla natura. Che lƬ, accidenti, non puoi barare. Sei te stessa. Nuda e cruda. Con le paure e le fragilitĆ , con la forza e l’essenzialitĆ .

Ma intanto mi alleno con la fantasia, e pure lui, ci desideriamo. E stiamo buoni buoni dentroĀ  il virtuale o al telefono che male di sicuro non ci fa. E aggiustiamo il tiro per viverci via web. La nuova frontiera dell’Amore, che di questi tempi ĆØ tutto. Possiamo sentire lo stesso delle emozioni e accorciare la distanza.

VorrĆ  dire che quando ci vedremo, perchĆ© avverrĆ , il cuore ci salterĆ  fuori dal petto e faremo l’amore su un greto di sassi bianchi lisci con un ruscello di acqua a rinfrescare i nostri bollenti spiriti. Ah come staremo comodi…

Coronavirus scansate, non ti temo, non ti temiamo, sappilo. E comunque grazie perchĆ© ho trovato l’uomo della mia vita e sto sperimentando quanto ĆØ bello desiderare ciò che prima davo per scontato…e sƬ faccio pure l’amore via web…cosƬ evito il contagio, tiĆØ.

E quando tutto sarò passato potremo dire di esserci conosciuti al tempo del coronavirus…

Valentina

Marco Raffaelli
Appassionato dello sport e di tutte le storie ad esso legate. Maratoneta ormai in pensione continua a correre nuotare pedalare parlare e scrivere spesso il tutto in ordine sparso