E alla fine eccolo il bando della Maratona di Roma

Avvio di una procedura aperta ex art. 60 del Decreto Legislativo n. 50/2016 e ss.mm.ii. finalizzata alla ricerca del soggetto organizzatore della manifestazione podistica “Maratona Internazionale di Roma – Roma Capitale City Marathon”. Con questo capo verso inizia la nuova strada per la nostra Maratona di Roma.

In ballo c’è un valore di concessione di 12,847,500 euro per il quadriennio 2019-2022 più un eventuale biennio successivo. E’ stato pubblicato oggi, ed entro il 25 maggio prossimo i soggetti interessati dovranno presentare le offerte.

Domani in Campidoglio ci sarà la presentazione della Maratona di Roma dell’8 aprile. Due segnali molto vicini: uno di cambiamento e uno di continuità e il mercato potrà dire se saranno gestiti da una stessa mano e da mani nuove.

Il bando prevede tutti i punti previsti da una manifestazione di livello internazionale, ma è all’allegato 5 che ci sono alcuni obbiettivi minimi:

– Ottenimento della IAAF Gold Label per le corse su strada o raggiungimento dei requisiti minimi per l’ottenimento della stessa per l’edizione 2023

– Raggiungimento del numero di classificati (finishers) previsti dal progetto presentato, con tolleranza del 15% in meno, in almeno tre edizioni anche non consecutive nel quadriennio 2019-2022

– Miglioramento del record vigente su territorio Nazionale per atleti di sesso maschile e femminile al momento dello svolgimento dell’evento di almeno 1 edizione

– Rispetto delle norme di legge e dei regolamenti Fidal

Da innamorato della nostra città e della gara vi chiedo solo di non toglierci nulla di tutto quello che viviamo ogni volta correndo.

Di mettere a frutto secoli di polemiche, di far tesoro del lavoro fatto fin qui.

Di pensare ad un prodotto per Roma e non di un prodotto già venduto a Parigi, Berlino, Londra, New York, Valencia, o dove vi pare a voi, in questo mondo impacchetto e tutto uguale non è detto che ogni cosa debba avere lo stesso timbro.

Roma è difficile da vivere ogni giorno, figuriamoci una volta l’anno. Non ce ne frega nulla di fare i numeri, i record, le manifestazioni a margine, vorremmo che i nostri di numeri siano fatti bene.

Non ce ne frega nulla dei fiumi di persone tipo 5a avenue, ma vogliamo continuare a passare nei vicoli di Roma in sicurezza, perché la nostra bellezza sta anche nel piccolo, nei tanti segni che ha la città. Nelle tante facce della Capitale.

Vogliamo ancora pensare che il lunedì mattina dopo la gara, abbiamo fatto un viaggio nella storia del mondo e non che il mondo si sia preso Roma per quel giorno.

Roma è da sempre una città aperta, anche ai cambiamenti, da romani un po’ sbruffoni non ce lo riconosciamo subito, ma la storia ci ha insegnato che chi è passato qui ha lasciato un pezzo di se ed è questo che fa crescere la cultura di un popolo.

Buon lavoro Roma e fatti rispettare, sempre.