Cosa abbiamo imparato fino ad oggi

Non so se sia servita come lezione questa pandemia. Se ci ha migliorato o ha fatto uscire il peggio di noi, lo capirò nei prossimi giorni.

Abbiamo imparato a rispettare le file e le distanze, anche se qui, nel mio quartiere, devo dire a volte lo spazio vitale al supermercato è stato un dettaglio.

Abbiamo imparato a camminare: si non ve ne siete accorti, ma affacciandovi alla finestra non solo avete visto la gente passeggiare avete pure involontariamente puntato il dito.

Sì lo avete fatto, è nella natura umana, sicuro lo avete pensato ( se lo fa lui perché non posso farlo io?)

Escono perché gli manca l’aria, apri la finestra dico io, il pensiero lo avete avuto indistintamente tutti..

Abbiamo imparato a fare il pane e i dolci…non lo sapevamo ma Masterchef a confronto è una manica di dilettanti allo sbaraglio.

Tutti fornai, pizzaioli e pasticceri, alla ricerca di un panetto di lievito e di farina come fosse scoppiata una bomba negli scaffali della pasta, farina e lieviti… (tutti tranne me che paradossalmente ho imparato a bruciare tutto tant’è che a casa ormai mi fanno accendere al massimo la luce)

Abbiamo imparato a dire grazie, anche attraverso gli scudi che abbiamo ormai sulla bocca, siamo riusciti finalmente a dirlo… riusciamo a guardarci negli occhi. Siamo diventati gentili almeno fino ad oggi, ma siamo a Roma e da che mondo è mondo scatterà l’ora X e a Roma si sa…

Abbiamo imparato che l’attesa e la pazienza possono andare di pari passo prendendosi tutto il tempo “ tanto che fretta c’è?”

Sfruttiamo le nostre capacità tecnologiche, lavorando in Smart working, stando con gli amici la sera grazie alle piattaforme di condivisione.

Ci siamo reinventati in casa, ci siamo allenati con app, dirette, canali e abbiamo imparato a conoscere alcuni muscoli che pensavamo di non possedere, li abbiamo riconosciuti dal dolore e che con il plank ti fai un culo tanto ma la tua schiena ti ringrazierà…

Abbiamo imparato che le scale potevano essere nostre alleate ed amiche fedeli, si le tante odiate scale, proprio loro ci hanno tenuto compagnia per molti e molti giorni…

Abbiamo imparato ad apprezzare la pioggia, ad ascoltare finalmente la primavera e il silenzio delle strade e scoperto che alcuni animali che pensavamo fossero estinti hanno preso il nostro posto in città passeggiando indisturbati

Ci siamo abbracciati con la musica dai balconi, ci siamo sentiti fieri.

Abbiamo appeso la nostra bandiera italiana, ci siamo sentiti fratelli tutti indistintamente, senza badare al colore della nostra pelle e che il senso di appartenenza è uno dei sentimenti più belli che si possano provare.

Abbiamo imparato che c’è sempre qualcosa per cui sentirsi fortunati, che fa molto più male la distanza mentale che quella fisica, perchè se si è vicini con i pensieri lo spazio fisico è solo un dettaglio. Abbiamo applaudito alla vita e guardato il cielo con gli occhi del cuore, imparato che troppo spesso si da voce alle cose stupide e futili che rubano l’attenzione a quelle che realmente contano.

Ci siamo adattati così come fa l’acqua: qualsiasi sia la forma del contenitore in cui la si racchiude essa ne assume la sua stessa forma… si ci siamo adattati a queste quattro mura “ io resto a casa, andrà tutto bene “ ce lo siamo infilato nella testa a piccole dosi e lo abbiamo anche digerito…

Abbiamo imparato ad aiutare chi ha più bisogno e che non c’è un manuale da seguire perché non ce l’ha insegnato nessuno e che non c’è un modo per farlo si fa e basta, con qualsiasi mezzo anche a distanza…

Abbiamo imparato ad accontentarci e che il giro del palazzo poteva essere il giro più bello mai visto al mondo..

A salutare e che il buongiorno e il semplice come stai? ti fanno stare bene anche se bene non stai…

A dare il giusto ordine alle cose e alle priorità la precedenza, privandoci e togliendoci quello che per noi in quel momento era “ importante” .

Abbiamo imparato ad allenare anche la resistenza mentale e scoperto di essere forti…

Oggi sappiamo che la vita è meravigliosa perfino da una finestra che affaccia sul niente e che non bisogna fare programmi tanto lei non li rispetta mai, e che prima o poi, qualsiasi cosa abbiate imparato oppure no, sarà più che mai come ricominciare a piccole dosi a viverla dal primo respiro…

Dominga Scalisi