Io ho un amico che quando corre sembra un super eroe. Non è per i muscoli e la faccia da sfrontato avventuriero, ma per come ha deciso di vivere il mondo.
Fuori dagli schemi o meglio, dentro uno schema del tutto personale che lo rende libero, oltre che più forte.
Massimo Ciocchetti è un valoroso del quotidiano vivere lo sport, un atleta che ha tutto quello che serve perché dallo sport ha tratto ispirazione per essere migliore.
Si occupa di educazione motoria e insegna in alcune palestre di Roma. Non si ferma mai e appena può, quasi tutti i giorni, cerca di inserire una sessione di corsa nelle ore più disparate. Ha buone qualifiche, tra le quali anche quella di istruttore Fidal.
Lo sport è il suo lavoro e la sua passione, cosa vuoi di più?
L’amore per i viaggi, la voglia di girare il mondo correndo, unendo, dunque, l’utile al dilettevole, lo ha portato a tagliare le finish line nei luoghi più diversi e strani del pianeta. Dall’Alaska, passando per Panama, arrivando in India e Corea del Nord.
Convinto sostenitore che lo sport, qualsiasi esso sia, può cambiarci e non solo fisicamente. Praticare un’attività, che sia all’aria aperta o meno, ci permette di confrontarci con noi stessi e con altri come noi.
Una terapia a specchio dove rivediamo tutto di noi e così facendo sappiamo meglio chi siamo e cosa vogliamo essere.
Lo sport è ossigeno e si sa dove c’è aria c’è libertà, libertà di pensare, riflettere, crescere come individui, ricordandoci sempre che è anche un toccasana per la nostra salute.
Massimo lo conoscono in tanti. Dopo tutto questo girare è arrivato a un traguardo che sarà segnato sul suo pettorale il prossimo 7 aprile nella sua Roma
Sì perché avrà lo stesso numero di maratone che avrà portato a termine una volta tagliato il traguardo su via dei Fori Imperiali.
Massimo correrà con il pettorale numero 150, buon viaggio anche questa volta!