Arriva il Natale ed io mi sento come una bambina piccola. La sua magia non l’ho ancora persa. Ho quasi 45 anni e lo so che babbo Natale ahimè non esiste e del Natale amo cose più vere.
Gli odori delle cucine in festa, il pentolone pieno d’acqua per la pasta e l’odore del brodo, del pesce o l’arrosto al forno con le patate, delle tavole imbandite a festa, del presepe e dell’albero pieno di luci a colorare l’inverno, a colorare le case.
Le vie con la gente dove ci si incontra finalmente e ci si siede a parlare. Amo lo sguardo dei nonni attenti che coccolano i nipoti dal più piccolo al più grande.
Le poesie imparate a memoria e ogni bambino che ripete la sua. Amo le tavole rotonde e le tovaglie rosse coi brillantini, quelli che alla fine della serata ti restano attaccati addosso e resteranno lì per giorni, come stelle scintillanti.
Amo le luci delle case accese, dei balconi illuminati e dei negozi in festa. Amo il rumore delle campane che suonano a festa e la messa di Natale e non è vero che il Natale è solo per i bambini perchè allora diró che sono bambina anch’io.
Perchè il regalo lo voglio e lo voglio quasi che me l’aspetto da chi so che mi vuole bene.
Allora scriverò anch’io la mia letterina a babbo Natale cosicché, magari, qualcuno potrà rendere un cuor di bambina felice…
Caro Babbo Natale so che esisti, almeno nel mio cuore, perchè sono una sognatrice oltre che una runner e corro non solo con le gambe ma anche con le emozioni e con la fantasia, mentre la magia mi si legge perfino negli occhi.
E corro talmente lontano che oltre alle scarpe mi servirebbe anche un biglietto per il non ritorno. Quest’anno vorrei viaggiare fino al centro della terra e ritornare al punto di partenza senza passare dal via magari a testa in su.
Vorrei un paio di ali per raggiungere le nuvole e lasciarci i pensieri quelli che ti fanno pesare perfino le gambe quando sono troppi. Vorrei un biglietto per New York per correre la maratona dei miei sogni e continuare a sognare.
Vorrei tornare indietro nel tempo per guardare dalla finestra e aspettare il tuo arrivo mentre il cuore batte forte, vorrei sentire il rumore della carta mentre viene strappata e lo stupore e la contentezza di chi ha ricevuto qualcosa che non si aspettava.
Vorrei che la poesia del Natale restasse nel cuore di chi l’ha ascoltata, di chi aspetta questo giorno per tutto l’anno perchè il 25 è un numero magico è la nascita che si rinnova ogni anno come gli auguri, sempre puntuali.
Vorrei una stella la più luminosa, la più bella e vorrei prenderti la mano e formare un girotondo per girare tutto il mondo, per regalare un sorriso da indossare ad ogni viso a chi ci crede e a chi non crederà affinchè anche per loro finalmente un Buon Natale sarà.
Dominga Scalisi