Nel 2008 ho iniziato ad accusare forti mal di testa e un grande fastidio alla luce, inciampavo dappertutto. Ho eseguito una serie di accertamenti.
Mi hanno diagnosticato la retinite pigmentosa.
Inizialmente sono rimasta in silenzio e molto spaventata, perché non sapevo a cosa sarei andata incontro e come sarebbe stata la mia vita. Ho dovuto riorganizzarmi: ho iniziato a documentarmi su come affrontare questa malattia e come gestirmi nella vita quotidiana, anche perché avevo due bambini piccoli, Filippo di 4 anni e Gaia di 7.
Non è stato per nulla semplice sia a livello psicologico che a livello organizzativo, ma sono dovuta rimanere serena e positiva, soprattutto agli occhi dei miei figli, cercando di dar loro il buon esempio. Nella vita bisogna affrontare tutto con grande coraggio, tutto può essere fatto, basta volerlo e soprattutto crederci.
E infatti è con questo spirito che è cominciata la mia grande avventura sportiva, che è anche la mia grande passione. Ho iniziato a livello amatoriale, ho comprato un tandem e mi sono attrezzata in casa con tapis roulant, una bici da spinning e vari attrezzi.
Alternavo il mio lavoro sportivo quotidiano ai lavori in casa, alla cura dei figli e anche alla cucina, un’altra mia grande passione.
Nel 2013 mi si è presentata la grande opportunità di entrare a far parte di un gruppo sportivo paralimpico, ho gareggiato nel ciclismo con la Società Fontana Fredda di Pordenone e nella Fitri con il triathlon.
Ho scoperto una nuova realtà che da vedente non conoscevo ed è stata un’esperienza favolosa, perché mi ha permesso di stare a contatto con persone che vivevano la mia stessa condizione.
Ho avuto le mie soddisfazioni: ho vinto un campionato Italiano Paralimpico di Ciclismo con alcuni ori in circuito e cronometro. Anche nel triatlhon ho vinto una medaglia d’oro.
Decisi però di tornare ad un livello amatoriale, perché avendo due bambini piccoli mi veniva difficile gestire entrambe le cose.
Nel 2021 entro a far parte di un gruppo agonistico paralimpico, la società ICARO SPORT DISABILI di Brescia.
Grazie al loro supporto sono riuscita ad organizzarmi con i trasporti, allenamenti in pista e preparazione atletica per tornare ad un livello gare competitivo, con la motivazione giusta che serve a qualunque sportivo.
Io corro, anche se completamente al buio, ma insieme. Uniti semplicemente da un cordino, polso a polso, e con la sicurezza che mi permette di correre nel vuoto fidandomi ciecamente. Fondamentale è la presenza di chi corre a fianco a me e con me, un equilibrio sottile fra leggerezza e sicurezza, fra fiducia e umanità, fra professionalità e passione.
Io corro, senza la guida non potrei sfidare i miei limiti, le nostre barriere si fanno invisibili. Mi alleno con “micio” (la mia guida) due volte a settimana, sia in pista a Brescia che in pista a Crema. I restanti giorni mi alleno da sola in casa.
Il nostro lavoro e il nostro impegno è stato ripagato al Campionato Italiano Paralimpico Indoor di Ancona 2022 dove abbiamo conquistato 2 medaglie d’oro, negli 800m e nei 1500m. Il mio viaggio non è ancora finito e ci tengo a far sapere che, quando dormo e sogno, ritorno nel mondo dei vedenti.
Lo sport mi ha permesso di mantenermi in equilibrio a livello psico-fisico e mi ha dato la grande forza per affrontare tutto. Mi ritengo una persona pienamente soddisfatta, felice e orgogliosa della mia vita ed assolutamente non voglio essere compatita o vista come una persona diversa. Per me è importante dimostrare che le persone in ogni situazione possono vivere una vita totalmente normale.
Maria Cristina Luisani