Sareste in grado di descrivere l’odore della notte?
Ho corso così tante volte di notte che non riesco neanche più a contarle.
Ho sentito l’odore dell’estate calda, così calda che ti si appiccica addosso, con le stelle che ti illuminano il cammino, e una mamma che guarda fuori dalla finestra stanca perché ormai il sonno è andato via…
L’odore di un autunno che non c’è più, che puoi guardarlo, mentre una caldissima estate all’improvviso se ne va, così, a terra, una terra brulla, mentre i colori verdi e gialli si mischiano al marrone umido del terreno;
Ho sentito l’odore del freddo e dell’aria gelida che entra nei polmoni, che ti spezza e ti congela il fiato d’inverno, che ti farà venire i brividi ma che con la tua corsa scalderai…
La notte ha l’odore della gente della notte, di chi sogna e di chi presto si sveglierà, di chi ha lavorato tutta la notte , dei cornetti caldi, di caffè e di bambini appena nati e di felicità…
Di un nuovo giorno che presto o tardi arriverà… di musica che suona lieve e di televisioni mai spente in attesa del suono della sveglia.
La notte ha l’odore della pioggia e il rumore di un pianoforte, di cuori che si amano in silenzio e di quelli che fanno rumore.
Di cuori infranti che lenti si consumano come i ricordi più volte ricordati..
Di case addormentate e luci spente, di famiglie unite e quelle ormai divise o quelle dove tutto finirà.
Quando io corro di notte immagino sorrisi assopiti e sbadigli e sogni ad occhi aperti.
Mentre corro trai i viali bui e mi distraggo dalla fatica vedo teste fra le stelle, mani giunte e preghiere rivolte al cielo pieno di meraviglia.
Aspetto correndo una nuova Alba che odorerà d’amore, di passione, promesse e buoni propositi.
La mia corsa sta per finire e assaporo ciò che resta e quello che ancora deve arrivare.
Pensieri e parole mai dette e quelle ripetute all’infinito, i respiri affannati e i sospiri sollevati.
Corro la notte perchè spero che le cose possano cambiare e in meglio, nell’attesa di una nuova strada, di viaggi lontani, ritorni e sorprese.
La notte ha l’odore del buio che scende e piano risale, di numeri e conti alla rovescia, di attese e speranze, di passi svelti o lenti di una corsa che di notte odora e riempie l’aria di infinita libertà.