Arianna Bridi la nuotatrice maratoneta più forte di tutte

Questa è la storia di una campionessa che quando nuota in acque libere è imbattibile.

Arianna Bridi, è stata la prima donna della storia a vincere la Maratona del Golfo Capri-Napoli disputata il 6 settembre scorso.

Il percorso della manifestazione prevedeva 36 km con partenza dalla Marina Grande di Capri e la finish line fissata a Napoli, al Circolo Canottieri. 

E’ la maratona acquatica più antica del mondo con 12 atleti in gara. Tappa finale del Circuito Mondiale FINA Ultramarathon Swim Series.

La competizione su una prima parte libera, in cui gli atleti l’hanno percorsa in base alle correnti marine, i primi 3 fondisti hanno scelto una rotta diversa rispetto al gruppo, una scelta insolita che poi si è rivelata la strategia vincente.

Abbiamo provato a capire se il nuotatore di fondo può essere considerato, al pari del maratoneta, uno degli sportivi più soli, oppure il mare sa essere un compagno diverso, “più vivo”, rispetto alla strada.

Il nuotatore si immerge in una dimensione dove tutti i sensi vengono alterati e le sensazioni terrestri vengono modificate e proiettate su piani acquatici al fine di sembrare essere in un mondo extraterrestre, la vista, l’udito e il respiro sono alterati, la tenuta della traiettoria riempie totalmente la durata della competizione.

Arianna, trentina di nascita, 24 anni e nuota da quando ne ha 5, si allena a Roma. Tesserata per Esercito e Rari Nantes Trento ed è allenata dal tecnico federale Fabrizio Antonelli.

Per nuotare 36 km in acqua libere devi essere votato alla fatica come un maratoneta. Tenere una media sui 100 metri di 1’16” ( chi nuota sa bene cosa vuol dire farlo in una normale sessione di allenamento)

Questo è allenare le braccia e le gambe con la stessa mole di chilometri settimanali che copre un professionista della strada. Sappiamo bene che durante una maratona ci sono limiti da superare, mentali e fisici e anche in acqua il fattore dello sforzo che attraversa un periodo ampio può creare complicazioni nella sfera psicofisica e stress.

Per correre una maratona si dovrebbe avere una condizione fisica, in termini di peso corporeo, non eccessivo, fatti salvo tutti i controlli cardiaci e polmonari. In acqua, seppure il peso dell’atleta è considerato un fattore meno discriminante,  sicuramente i fattori fisici variano per via del liquido che è un elemento alterante della condizione terrestre.

Durante gli allenamenti in vasca da 50m atelti come Arianna nuotano 120 km a settimana tenendo conto anche delle fasi di allenamento di carico e scarico.

Quello che ha fatto Arianna Bridi nella sua carriera è speciale. Lavorare su ogni bracciata, non perdere mai la linea di avanzamento e sfruttare al meglio la scia.

Una nuotatrice come lei, giovane e con le idee limpide, è un esempio per i ragazzi che praticano sport a livello agonistico perchè il senso dello sport è cercare continuamente di superare i propri limiti, lottando contro se stessi, allenandosi con passione e sacrificio.

Brava Arianna

 

What do you want to do ?

New mail