Anna Giunchi e i suoi consigli su come affrontare questo momento

Anna per chi la conosce, si distingue per il suo grande sorriso e la passione che si può quasi toccare, è tangibile in tutti i progetti di cui si occupa.

Atleta, mental coach, insegnante e psicologa, Anna oggi ci racconta come sta reagendo il mondo dell’atletica nella sua Cervia, città in cui vive e poi ci aiuta a focalizzarci su alcuni punti strategici per affrontare positivamente il difficile momento storico che stiamo vivendo.

Anna, facciamo il punto della situazione. Come state vivendo questo momento a Cervia città in cui ti trovi adesso.

Per chi insegna Atletica come me, questo è un momento particolare. In questi ultimi mesi abbiamo avuto un vero e proprio boom di iscrizioni ai corsi di atletica.

In un periodo in cui le palestre e molti impianti sportivi sono stati costretti a chiudere, molte iscrizioni si sono riversate proprio sull’atletica leggera all’aria aperta su pista.

Pensa che a Cervia dai 10 bambini che inizialmente avevamo ai nostri corsi, siamo arrivati ad averne circa 45.

E tutt’ora siamo in una fase di ampliamento!

Ci stiamo strutturando per creare più corsi, rispettando sempre i criteri del distanziamento, corsi organizzati per bambini e per adulti.

Dal punto di vista professionale è un bel momento, lavoro anche come insegnante a Ravenna in due scuole e poi ovviamente prosegue la mia attività di psicologa, ruolo in questo momento rivalutato e di grande importanza.

Come atleta, in questo momento e come tutti, sto vivendo uno stop dalle gare ma proseguono i miei allenamenti.

Anna, dal punto di vista psicologico con quali strumenti possiamo affrontare questo preciso momento storico di incertezze?

In questa seconda ondata è tutto più difficile. In molti casi si ha l’impressione di essere ritornati alla situazione di prima.

Dopo tutti i sacrifici che abbiamo fatto, ci chiediamo che senso abbia tutto questo.

In questa seconda fase, però, rispetto al primo lockdown generale sappiamo che abbiamo preservato quel minimo di libertà personale.

Adesso è il momento di trovare delle risorse in più in noi stessi!

Tutta la propaganda allarmistica che è stata fatta, aveva ed ha tutt’ora lo scopo di favorire la prevenzione.

Come possiamo difenderci in questo momento e da tutte queste paure?

Utilizzando la nostra razionalità!

Bisogna rispettare le norme, favorire la sicurezza, evitare gli eventi di massa, le gare non ci sono e questo noi lo dobbiamo accettare trovandone il lato positivo se possibile.

Per prima cosa è necessario, concentrarsi sul presente, senza guardare al passato o al futuro che in questo momento potrebbe spaventarci.

Bisogna attenersi ai protocolli che ci sono stati dati, vivendo ogni momento il nostro presente!

Tu che insegni ogni giorno ai bambini nella tua scuola di atletica, come hanno reagito i più piccoli a questo momento?

Bene, i bambini che seguo nella mia scuola, posso dire che hanno risposto bene. Il bambino si adatta alla realtà ed ai cambiamenti. Certo, bisogna sottolineare che i bambini vanno anche gestiti. Loro cercano il contatto fisico, è naturale. Per questo vanno messi dei punti di riferimento, da questo punto di vista vanno aiutati per favorire il distanziamento.

Quello che voglio sottolineare è che il bambino, reagisce in base all’adulto. Il bambino non ha problemi, fino a quando non siamo noi a creare allarmismi.

E come hanno reagito invece gli adulti?

Male. In molti casi ovviamente, non in tutti.

Molti agonisti hanno reagito con polemica alla chiusura delle gare, non sono riusciti a trovare quella capacità di adattamento che invece hanno avuto i più piccoli.

Questo come ho detto, non vale per tutti ma solo per alcuni runners.

Ricordiamoci prima di tutto che poter correre è una fortuna!

Se molte attività sono state chiuse, pensiamo ad esempio alle palestre, la corsa si può ancora fare e si può praticare sempre.

Molti atleti questo lo hanno capito ed hanno continuato a correre perché lo Sport, rappresenta il Benessere fisico prima di tutto.

Al di là delle competizioni, ricordiamoci che pratichiamo questo nostro sport per la salute prima di tutto. Così sono in molti a continuare ad allenarsi, a correre, a fare ripetute, non perché c’è una gara ma bensì come se le gare ci fossero lo stesso. Con il solo obiettivo della propria felicità, del benessere appunto.

Nella scala dei bisogni, dobbiamo garantire prima di ogni cosa la salute, poi tutto il resto.

Anna, se immaginiamo l’atletica del domani, qualcosa cambierà? In che modo quello che stiamo vivendo influenzerà il nostro domani?

Tutto quello che stiamo vivendo è talmente grande, che certamente avrà delle ripercussioni su quello che andremo a vivere nel nostro domani.

Ma quello che ci porteremo dietro, non sarà soltanto negativo!

Pensiamo al rigore organizzativo, con cui si sono svolte le gare, seppur poche, che sono state fatte. Tutto questo ci ha dato un ordine, una responsabilità che ci porteremo dietro. Tutta questa attenzione all’igiene, alla pulizia, all’ordine rappresenta un qualcosa di positivo che per forza di cose ci porteremo dietro soprattutto per il timore di incorrere nuovamente in un’emergenza di questo tipo.

Anna, per chiudere se volessi definire 3 obiettivi importanti che ci sono nel tuo futuro. Cosa vedresti?

Il numero 1, è sicuramente vedere meno invidia e più collaborazione. Più dialogo tra chi lavora in questo settore, mi piacerebbe che nella testa di ognuno ci fosse un unico obiettivo ossia il benessere dei ragazzi che stiamo formando.

Il mio invito è proprio questo: non pensare ai tecnici che li seguiranno, alla fama o altri aspetti correlati, pensiamo e lavoriamo per il loro benessere prima di tutto.

Il numero 2 è: fare le cose con passione e non per forza. Sarà forse per il mio vissuto, sono stata da sempre appoggiata dalla mia famiglia ed oggi dopo aver studiato, aver conseguito 3 lauree ed essermi preparata, posso dire di essere riuscita a fare quello che amo veramente!

Il 3 punto riguarda l’indipendenza. Quello che auspico per il futuro, per me ma anche per gli altri, è di trovare il proprio spazio. Cercate le vostre risorse in voi stessi, le vostre passioni! Imparate ad amarvi, a volervi bene!

Se vuoi bene a te, ne trarrà giovamento anche il rapporto con gli altri!

Impara a dedicarti del tempo, ad ascoltarti. Ognuno di noi è capace di farcela da solo!

Cercate di ascoltarvi, di non farvi troppe domande ma soprattutto di trovare in voi stessi le soluzioni!

 

Chiara Fierimonte

 

Chiara Fierimonte
Mamma, runner e scrittrice. Amo la fatica delle lunghe distanze nella corsa. Se siete a Roma mi trovate all’alba sul Lungotevere dove mi alleno nel fascino di questa città. Grazie alla corsa ho imparato a riconoscere e superare i miei limiti, ma su Storie Correnti parleremo soprattutto di voi!