A questo mondo non vi va bene mai niente

Se corri lento non va bene, se corri veloce potresti fare meglio perché non ti stai allenando come si deve. Se corri da solo non va bene. Se corri con altri come te non va bene perché allora siete un gruppo di esaltati.

Se corri una maratona in 7 ore non sei un corridore che cazzo corri a fare. Se la corri in 2 ore e 30 ah beato te che non hai nulla da fare. 

Se provi a far rispettare le regole, e ti prendi cura del bene comune, sei un rompi palle, se fai capire che le cose possono cambiare migliorando il tuo atteggiamento sei uno che ha tempo da perdere.

Non va bene se sei Run Card.

Non va bene se fai una squadra tanto per correre.

No va bene se fai una squadra per vincere e non va bene neppure se fai una squadra per far vincere chi nella vita nasce e ha già perso.

Se un Monsignore decide di far correre il Vaticano non va bene perché il Vaticano è diventato il male.

Ma come, Papa Francesco non era il papa vicino a tutti? anche a quelli che corrono?

Se hanno trovato la strada per far correre in Italia i ragazzi che arrivano su un barcone che c’è che non va?

Lo fanno già altri gruppi e nessuno ha detto nulla, ma se lo fa un prete e se sto prete non è di periferia non va bene.

La chiesa è fatta di uomini e nessuno è immune da sbagli ma decidere già adesso cosa sarà mi sembra stupido.

Quello che ho capito di questo mondo è che appena c’è una novità o qualcosa che prova a cambiare lo status quo si è liberi di attaccare già prima di partire. 

Ascolta, comprendi e poi decidi è la regola che purtroppo il web ha di fatto azzerato.

Oggi si legge qualsiasi cosa senza accertarsi dei fatti, senza avere la percezione della realtà e si passa subito alla scomunica.

Come nella corsa dove ti riscaldi, fai stretching, fai gli allunghi,  e poi parti per l’allenamento, solo alla fine saprai come è andata, il crono non mente è lui la tua realtà dei fatti.

Così nella vita dobbiamo andare a cercare la verità, chiedere, smuovere e solo alla fine trarre le conclusioni.

Da dietro lo schermo di un telefono o di un computer vinciamo sempre tutti. Ma nella vita di tutti i giorni stiamo andando in malora.

Dice bene il mio amico Daniele Silvioli; lo sport sano dovrebbe annullare tutte le differenze e invece solo a Roma le fomenta, siamo destinati all’estinzione, altro che integrazione…

Fine  

Marco Raffaelli