Qualche mese fa mi venne chiesto di intervenire ad un convegno sulle sane abitudini di vita in un contesto aziendale. Ovviamente dissi subito di sì, senza pensarci due volte.
I professionisti di Didactika, la società specializzata in congressi medico-scientifici, stava costruendo la giornata di lavori per il committente e volevano che io portassi la mia esperienza di maratoneta e cronista sportivo.
Pochi mesi dopo mi dissero: “Marco tu conoscerai sicuramente l’Istituto Poligrafico dello Stato? Perché il convegno “Abitudini di Successo, sana alimentazione e movimento” è rivolto ai suoi dipendenti.”
Non è stato facile trattenere l’emozione davanti alla notizia. Mio padre è pensionato del Poligrafico, e per 20 anni ho corso con lui nella squadra di atletica del Cral aziendale e il contesto lavorativo ha fatto parte della nostra famiglia per 30 anni.
“Preparerò un discorso con le storie che racconto da sempre per magazine e giornali, con le mille avventure vissute dai campioni e atleti come noi, però quel giorno, papà verrà con me.”
Con questo ingaggio il 19 marzo, quale data migliore potevano scegliere, io e mio padre eravamo alla sede romana dell’Istituto Poligrafico dello Stato.
Ma non siamo andati da soli perché con noi abbiamo voluto che venissero anche Giulio e Alfredo i due amici di papà , anche loro ex dipendenti del Poligrafico e con i quali ha condiviso tanti traguardi con la maglia sociale della nostra storica squadra.
Ho pensato che se dovrò motivare dei lavoratori che stanno per andare in pensione con me ci saranno coloro che, dalla pensione, hanno trovato nuova linfa energetica.
La mattina è stata bellissima, emozionante e stimolante. A moderare i lavori c’era la giornalista Margherita De Bac del Corriere della Sera e prima di me ha parlato il Prof. Paolo Marchetti, Professore Ordinario di Oncologia Medica a La Sapienza Università di Roma.
Il Professore ci ha parlato di sana alimentazione, buone abitudini di spesa alimentare, controlli periodici della salute e adeguata attività fisica come strumenti necessari per ridurre significativamente l’incidenza dei tumori.
Io ho parlato di sport e motivazione, provando ad accendere la “miccia” di persone che non sanno come iniziare. Ho raccontato le vostre storie, di chi ce l’ha fatta, di coloro che dal parco sotto casa sono arrivati nella notte del Passo della Colla, e di chi ha contato fino a 100 maratone portate a termine.
Il tema di base è stato il Tempo, come una risorsa che può avere una valenza diversa se lavori o se sei in pensione. Il tempo che passa sa essere un alleato se lo sai riempire o un nemico da sconfiggere se lo devi subire non avendo nuovi progetti o attività da fare.
E’ stato un dialogo semplice e costruttivo, rispettoso di chi non ha mai fatto sport, o di chi curiosamente chiedeva “come si fa?”
In fine, e questa è una considerazione del tutto personale sulla giornata di ieri, credo che nella vita ci sia una semina costante di azioni e pensieri.
Parte da molto prima di noi e ce la ritroviamo nelle gambe e nella testa grazie al lavoro dei nostri genitori.
E se sono arrivato a parlare davanti a quel contesto è perché la semina non si è mai arrestata, l’ho rispettata, anche facendo errori, ma da cui ho imparato a crescere più forte.
Ormai sono sempre più convinto che la vita sia in simbiosi con lo sport dove chi ti passa il testimone sa bene quanto ti sei allenato e cosa farai fino al prossimo traguardo.
Grazie papà