La via degli Dei è un cammino che collega la città di Bologna a Firenze, lungo 130 km passa attraverso l’appennino tosco-emiliano.
Si trattta di uno dei sentieri a lunga percorrenza, non di natura religiosa, che vuole far riscoprire luoghi storici e tesori naturalistici grazie a un tempo diverso, un approccio fatto di quiete e silenzio.
A raccontarcelo è Simona De Maria che lo ha affrontato nel mese di maggio, in un viaggio che è stato un alternarsi di emozioni e piacevoli incontri.
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La via degli Dei l’ho percorsa in direzione da Bologna a Firenze in 6 giorni. Anche se devo dire che persone più esperte la fanno in 4, ma onestamente credo che 6, al massimo 5 giorni, siano giusti per godersi ogni tappa.
E’ stato fisicamente impegnativo ma direi un’esperienza da fare una volta nella vita.
E’ una sfida, un viaggio per ritrovare se stessi, ci si immerge in una natura meravigliosa e si fa amicizia con gli altri camminatori.
Partiamo dai consigli pratici per affontare la via degli dei.
Portare due paia di scarpe, munirsi di cerotti e antinfiammatori perché è difficile reperire una farmacia lungo il percorso, per prevenire vesciche (fondamentale per poter affrontare il cammino) la pasta Fissan fa miracoli.
Nella parte emiliana l’acqua si riesce a trovare abbastanza facilmente quindi non occorre portarsi dietro troppi litri (peso), mentre in quella toscana i punti per rifornirsi d’acqua sono più rari.
Il magnesio per ricaricare le batterie è fondamentale.
Prima di iniziare ogni tappa, è consigliabile munirsi di un panino, barrette o altro perché spesso non ci sono luoghi in cui trovare cibo lungo il percorso.
Per la cena invece non ci sono problemi, è possibile cenare a volte nei posti in cui si pernotta oppure presso osterie/ristoranti.
Cercare di avere lo zaino più leggero possibile perché ogni tappa è lunga e per la maggior parte in salita ripida ma in caso di difficoltà ci sono dei servizi di trasporto zaini da una tappa all’altra facilmente reperibili.
Un avviso importante: nella parte toscana attenzione alle zecche!
Luoghi da non perdere de la via degli dei.
– Monte Adone, è “fuori percorso” ed è faticoso salirci ma ne vale davvero la pena, è stato il luogo più bello in assoluto per me, sia per la bellezza delle rocce, sia per il panorama;
– il Capannone (dove c’è anche un punto ristoro) per la varietà incredibile di fiori, il prato sembra un arcobaleno;
– Monte Galletto per la varietà di fiori e il panorama;
– Monte Gazzaro, il vento tra gli alberi sembra un flauto che suona.
La via degli Dei nasce dalla scoperta, nel 1997, della Flaminia Militare, un’antica strada romana del II sec. a.C. venuta alla luce grazie alla passione e alla tenacia di due amici, Franco Santi e Cesare Agostini.
A seguito del ritrovamento di una moneta romana, per oltre 2 anni questi due amici si documentarono in biblioteca e utilizzarono ogni ora libera per cercare nel bosco l’antica strada.
Tito Livio parlava di una strada romana che collegava Bologna ad Arezzo passando per Firenze.
Alla fine venne fuori il primo ciottolo e a seguire tutti gli altri. Si unirono negli anni diversi volontari che li aiutarono a scavare e iniziarono a tenere pulito tutto il sentiero.
Santi e Agostini non ci sono più ma non posso fare a meno di ringraziarli con tutto il cuore per aver donato a me -e a tanti altri pellegrini- la possibilità di percorrere questa incredibile strada.
E’ stato davvero emozionante partire dalla fontana del Nettuno di Bologna e arrivare davanti al David di Firenze!
Simona De Maria