Che sarebbe stata un’edizione speciale della Maratona di Roma , questo lo avevamo presagito.
La conferma la abbiamo avuta domenica 19 settembre!
La sveglia molto prima dell’alba, ci ha catapultato in una Capitale ancora addormentata, ma come per magia popolata da runners.
Immaginate via dei Fori Imperiali, il Colosseo, Caracalla completamente invasi da atleti. Non è stato un sogno e forse per troppo tempo ci eravamo dimenticati il sapore di questa atmosfera.
La procedura di consegna delle borse ai depositi, si svolge senza intoppi e velocemente si arriva in zona griglie di partenza.
Sono le 6:30 ed inizia la cerimonia di apertura della Maratona di Roma.
Il saluto della sindaca Raggi e poi si sente intonare “All’alba vincerò” mentre nel frattempo il cielo inizia il suo rosseggiare ed in un attimo l’emozione sale a mille.
Ci commuoviamo nelle griglie, sembra quasi di essere in un film e ci sentiamo molto fortunati ad esserne i protagonisti.
Tre, due, uno e si parte!
Come sempre i primi chilometri filano lisci via come l’olio , le strade libere e pulite, i ristori a disposizione e la bellezza di Roma. Passando dall’Eur, si raggiunge il centro, arriviamo a S. Pietro per correre verso viale delle Milizie.
Abbiamo superato il 20km, la fatica si inizia a fare sentire ma al momento tutti i Maratoneti sono distratti dagli incitamenti sul percorso e tra le altre cose dalla bellezza della staffetta intrapresa da altrettanto coraggiosi runners anche loro svegli dall’ alba per partecipare è suddivisi nelle varie zone della città.
La Regina non scherza e velocemente ti porta al 30km. Questo il tratto più ostico. Una salita impegnativa e le energie sempre più rade, la speranza di una discesa che i membri dello Staff ci promettono di li a poco.
E discesa fu!
Un tratto che ci permette di riprendere il fiato e arrivare sul lungotevere prima del celebre tratto di via di Ripetta, tanto famoso quanto agognato dai podisti.
Arrivati nei pressi di via del Corso e piazza del popolo è tutto un girare per il centro.
Urla, grida, incitamenti sembra quasi di essere all’estero. Forse qualcosa sta cambiando anche in Italia nell’apprezzare le fatiche di questo sport? Non lo so, ma non si può non ringraziare uno ad uno questi supporters!
Arrivati al 40km, ti dai una pacca sulla spalla e prosegui per gli ultimi due con le pochissime energie rimaste.
È tutta una festa, un sogno, una magia. Si apre davanti a te l’immagine grandiosa dell’altare della patria, pochi metri ancora e tagli il traguardo che più ti ha fatto innamorare, quello della tua città: ROMA!