Achille Bargossi – l’uomo locomotiva è il nuovo libro di Roberto Leonardi, che viene dopo il successo di “Fuggire si ma dove”, libro in cui l’ autore esprimeva tutto il suo amore per la corsa attraverso 42 capitoli, più gli 0,195 metri finali che sono i ringraziamenti, senza tralasciare neppure il riscaldamento e il prologo.
Nel suo ultimo lavoro edito da Edizioni Nuova Phromos Leonardi racconta la vita di Achille Bargossi, il primo podista professionista italiano, anche se per sua stessa ammissione si definiva artista circense.
Nel 1873 l’atletica per come l’intendiamo ora non era ancora nata, e Achille Bargossi era un consapevole ed acuto impresario di se stesso che portava in giro per il mondo questa sua arte.
Monetizzandola beninteso, ma tuttavia anche con lo scopo ed il merito di diffonderla.
La sua storia inizia dopo una scommessa nel 1873 dove capisce che questa sua predisposizione alla corsa può diventare un lavoro.
Erano anni in cui l’atletica non esisteva, o per lo meno era scarsamente regolamentata, e allora lui girava l’Europa (con sconfinamenti nell’allora impero ottomano fino ad arrivare in tournée in Sudamerica) con questa sua forma di intrattenimento.
O correva distanze in tempi allora impensabili, distanze dai 20 a oltre 100 km, o accettava sfide da uomini, cavalli, dromedari ecc.
Si costruì un’arena propria come un vero circense, e la spediva per treno nella località dove aveva intenzione di esibirsi, raggiungendola a piedi.
Sfidò e superò quasi sempre tutti i suoi avversari del tempo, costruendosi una fama in modo che verrà citato anche molti anni dopo la morte come simbolo di velocità e resistenza.
Roberto Leonardi ha fatto un lavoro di ricerca e traduzioni molto impegnativo, soprattutto grazie alle emeroteche online, traducendo articoli dell’epoca scritti in lingua inglese, portoghese, spagnolo e francese, dal momento che la fama di Achille Bargossi aveva travalicato i confini nazionali e in quei 13 anni di attività ne parlavano tutti.
L’editore, Edizioni Nuova Phromos, è lo stesso del primo libro di Roberto Leonardi, “Fuggire sì ma dove”, mentre la cover è dell’artista Franco Cis e la rielaborazione grafica è di Giulia Mariacci.