Sono un runner che si crede un samurai e grazie alle mie gambe divido in frazioni il tempo che mi separa tra lo start e il traguardo.
Mi carico di energie sempre nuove nell’istante esatto in cui tu dirai basta.
Quella frazione di secondo che per me è ripartenza, punto di svolta, fulcro di un equilibrio che mi farà essere diverso ai miei occhi.
Io con la pista ci parlo e a ogni maledetto giro benedico il giorno in cui l’ho conosciuta.
Con la strada è un amore senza confini, la sfido, la temo e ci rispettiamo, sempre.
Faccio tutto questo per portare le lancette del mio crono a un passo dalla mia perfezione.
Quando sono sul ciglio della strada ascolto il mio corpo che suona una musica perfetta, la sincronia dei muscoli è in armonia con il respiro. Quando corro mi sento leggero, sollevo i piedi come in un danza che ha la spinta di un tamburo che suono a ogni passo.
La salita non mi spaventa, la montagna mi esalta e in un istante il cuore diventa il metronomo ideale che mi fa correre veloce sul pendio dove tu non trovi più respiro.
Correre è arrivare a unire i 42 punti di una maratona dove io sono la matita e il disegno e ogni volta ne vengo fuori migliore.
La cosa bella di essere un runner è che alla fine di quella fatica io ti aspetterò all’arrivo consapevole che abbiamo condiviso la stessa strada.
Perchè in fondo siamo tutti dei bellissimi runner.