Questo è il test che andrebbe fatto sempre, e le BROOKS GLYCERIN hanno sostenuto la prova.
Ho corso 2100 chilometri con 3 paia di scarpe; alla fine sono poco più di 700 km ciascuno in un arco di tempo che va da luglio ad aprile, se ci pensi sono 8 km al giorno di media.
Il carico è stato trasportato sui primi due modelli che erano BROOKS GLYCERIN 18 e poi, successivamente, sulle BROOKS GLYCERIN 19 GTS.
La domanda è: Come ti sei trovato?
La risposta è: Bene.
E il test dell’anno dei modelli di punta della BROOKS potrebbe finire qui.
Ma, siccome sono un runner vecchia maniera, mi piace capire che cosa è successo in tutte quelle corse attraverso quasi 4 stagioni.
Il peso del sottoscritto è più da lancio del peso che da maratoneta, ma sappiamo bene come siamo fatti… Ci piace soffrire quando facciamo una cosa che ci piace: quindi passo come sempre lento e stacco da terra complicato.
I primi due modelli di BROOKS GLYCERIN 18 sono stati perfetti, ero protetto e coccolato ad ogni appoggio oserei dire.
Scarpa perfetta per i runner neutri che corrono su strada e che desiderano la massima ammortizzazione. L’intersuola è con il più morbido dei materiali: il DNA LOFT. Si tratta dell’ultima evoluzione del DNA di Brooks, materiale “non newtoniano” che ha la capacità di adattarsi ai runner di qualsiasi peso e velocità. Il DNA LOFT nasce aggiungendo aria e gomma al classico DNA di Brooks, così da renderlo più morbido, leggero e duraturo nel tempo.
Tant’è che ho bissato l’acquisto prima di cedere il passo al nuovo modello.
Io sono dell’idea che squadra che vince non si cambia.
Poi arriva lei, la BROOKS GLYCERIN19 GTS.
La punta di diamante di casa Brooks e da sempre amata dai runner di tutto il mondo, arrivata alla sua diciannovesima edizione più morbida che mai e per la prima volta si raddoppia, proponendosi anche nella versione con supporto.
Così, oltre alla Glycerin 19 in versione neutra, c’è anche la nuova Glycerin 19 GTS: con la medesima ammortizzazione, lo stesso colore, lo stesso design, la stessa tomaia, ma con in più i vantaggi della tecnologia di supporto GuideRails brevettata da Brooks.
Io continuo a credere che la corsa sia un pezzo delle soluzioni che andiamo a cercare per ogni chilometro che ci lasciamo dietro, perché “le persone corrono, e lo fanno per se stesse”.
Ma nel frattempo me ne frego se sono lento, ciò che conta è sentirsi bene, curare il passo, rendendolo stabile, comodo e reattivo, come ho sempre trovato nei modelli BROOKS.
Al sorriso poi ci pensano i traguardi, le soddisfazioni personali nella vita e anche i miei amici che mi aspettano all’arrivo con una buona birra.