Garmin e i numeri che contano

Ve lo ricordate cosa è successo a fine luglio 2020, quando dopo il vostro allenamento più bello dell’anno la piattaforma GARMIN Connect invece che registrare il dato, vi salutava con un messaggio che faceva più o meno così:

I sistemi interessati sono in fase di ripristino e il normale funzionamento è previsto a breve.

Voi non avevate altro da fare che stare a guardare una schermata triste, né condividere quanto era avvenuto su quei 10km bellissimi corsi come non mai.

Cosa era successo?

Facciamo un passo indietro, la GARMIN LTD è una società per azioni di diritto Svizzero con le sue principali filiali negli Stati Uniti, a Taiwan e nel Regno Unito con le azioni ordinarie quotate praticamente in tutto il mondo e nell’estate scorsa fu vittima di un attacco informatico che crittografò alcuni dei loro sistemi.

Era esattamente il 23 luglio 2020, da quel momento molti dei loro servizi vennero interrotti, comprese le funzioni del sito Web, l’assistenza clienti, le applicazioni rivolte ai clienti e le comunicazioni aziendali.

Il Buio totale e non solo dei nostri allenamenti ovviamente.

Molti rapporti di fonti esterne confermavano che il ransomware WastedLocker aveva infettato quei sistemi.

Si trattava di una varietà relativamente nuova che coinvolge un software dannoso; grazie al quale limiti così l’accesso degli utenti fino a quando non viene pagato un riscatto per sbloccarlo.

La Garmin pagò milioni di dollari in riscatto e noi abbiamo ripreso a misurare le nostre fatiche.

Andando un po’ oltre i nostri soliti 10km misurati sotto casa dall’orologio GARMIN che ci piace tanto tenere al polso pure mentre dormiamo (che è ovviamente riduttivo chiamarlo tale) la società con sede a Schaffhausen tiene conto di cosa si muove sulla terra, in cielo e per mare.

Realizza prodotti progettati per attività indoor e outdoor e lo fanno in modo che i loro clienti possano sfruttare al massimo il tempo che trascorrono nel perseguire le loro passioni.

Con oltre 15.000 associati in 80 uffici in tutto il mondo, portano la navigazione GPS e la tecnologia indossabile nei mercati automobilistico, aeronautico, marittimo, outdoor e fitness.

Il 17 febbraio scorso hanno rilasciato la trimestrale e allora si pensa che dopo un cataclisma informatico come quello magari i dati ne possano aver risentito…tutt’altro.

Perchè come  recita il loro motto:

“Pensiamo che ogni giorno sia un’opportunità per innovare e un’opportunità per battere ieri.”

Come ad esempio avere creato il monitoraggio della gravidanza tramite  Garmin Connect, fornendo nuovi strumenti innovativi alle donne che vogliono rimanere in forma e in salute durante la gestazione.

Ecco allora che il fatturato totale pari a 1,35 miliardi di dollari è cresciuto del 23% rispetto al trimestre dell’anno precedente, guidato da una solida crescita nei segmenti nautico, fitness e outdoor.

L’andamento del titolo al Nasdaq negli ultimi 12 mesi

L’azienda riporta risultati record e propone un aumento dei dividendi.

Il 2020 è il quinto anno consecutivo di crescita dei ricavi e del reddito operativo, un fatturato consolidato di 4,19 miliardi di dollari, con un aumento dell’11%.

“In un anno pieno di sfide inimmaginabili, Garmin ha registrato entrate e profitti record”, ha affermato Cliff Pemble, Presidente e CEO di Garmin.

“La forte domanda di prodotti per uno stile di vita attivo ha alimentato la nostra crescita, e ci aspettiamo queste tendenze continueranno nel 2021. Sono molto orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato nel 2020 e non vedo l’ora le opportunità e le sfide del nuovo anno “.

Io credo che quando sei al centro di una sfida per difendere il tuo lavoro sei portato a fare di più e meglio, perché lo sappiamo bene che le condizioni eccezionali rendono uniche certe imprese e allora ogni volta che schiacciamo quel tasto start prima di correre pensate a quanti posti di lavoro ci sono dietro e quanta tecnologia viene messa in campo.

Buon giro del palazzo anche senza GPS