Purosangue, la nostra storia alla prova più grande

Quello che abbiamo vissuto in questi anni io e Max non tutti lo sanno. La visione d’insieme di un lavoro costruito in tante stagioni la puoi avere solo se ci sei stato dentro fino al collo.

La nostra corsa con Purosangue per fortuna è tutta scritta in 4169 mail, tante quante ce ne siamo mandate dal 2 agosto 2013 fino a ieri sera.

Da quella lettera estiva in cui mi davi l’incarico per la “GESTIONE MULTIMEDIALE del PROGETTO PUROSANGUE” ci siamo fidati l’uno dell’altro.

Mio padre da sempre sostiene che per conoscere una persona ci devi mangiare un chilo di sale. Noi due non solo lo abbiamo mangiato ma ce lo siamo anche tirato.

Perché in tutte le grandi storie d’amicizia ci sono i momenti di calma e di burrasca.

È stata una storia travagliata e combattuta la nostra, con Nico sempre in ascolto, premuroso e protettivo.

Passando per liti e discussioni animate, strappi e lontananze forzate.

Giorni in cui ho pensato al peggio del nostro rapporto, così come si fa quando finisce una storia d’amore, ma il centro emotivo della nostra vicenda era ed è la corsa, un amore indissolubile.

Ho passato momenti in cui mi sono sentito affranto e deluso al pensiero di non poter essere più parte di un progetto, ma fu solo mia la scelta di andare via.

Ma siccome le idee sono fatte di persone, se hai un po’ di sale in zucca, si può crescere e migliorare portando avanti comunque la tua visione, facendo tesoro dei propri errori.

La costante di questa storia è stata la tua caparbietà e certezza di arrivare.

Da parte mia ho sempre pensato che se un uomo investe 10 anni della propria vita su un progetto va rispettato per ogni giorno in cui vi ha dedicato lavoro, energie e intere notti in bianco per farlo vivere.

Da sempre sostengo che se Max fosse nato in negli Stati Uniti, oggi sarebbe il numero uno nel mondo del running.

Perché una persona più bisognosa di passione e vogliosa di vincere come lui io non l’ho mai conosciuta.

E’ “folle e affamato” esattamente come diceva Steve Jobs.

Uno dei tanti bambini che hanno preso parte alle gare in Kenya organizzate dal Progetto Purosangue

In questo vortice di passioni si commettono anche errori certo, perché solo chi lavora e rischia con il proprio lavoro ha il diritto anche di sbagliare, per imprudenza, voglia di arrivare e vedere realizzati i propri sogni.

Oggi il Progetto Purosangue è di nuovo sotto una pioggia che disturba la sua corsa. Ma quante volte siamo partiti per una gara con il sole e nel bel mezzo del percorso il vento ha portato nuvole e pioggia?

Spesso sono le condizioni avverse a dar vita a imprese eccezionali. L’importante è avere la consapevolezza delle proprie capacità e dotazioni.

Così a breve saremo davanti ad una battaglia legale contro il marchio italiano più famoso al mondo. Il cavallino della Ferrari contro un piccolo puledro per l’esclusività del marchio “Purosangue”.

Questa volta il biblico pastorello non è armato di una semplice fionda, ma sotto quella mano c’è la forza di chi vuole proteggere il proprio lavoro, di rispettare le proprie idee e di poter correre con una maglia rossa con su scritto PUROSANGUE.

Roma Ostia 41. edizione Purosangue Team  –  FOTO MANOLO GRECO

Quando entrerai in quell’aula di tribunale sono certo che non sarai solo. Al di là delle visioni contrapposte, del tuo stile a tratti duro ed esigente, sappi che, accanto a te, ci saranno simbolicamente tutti i sognatori del mondo, tutti coloro che vogliono vincere la personale battaglia per difendere il lavoro di una vita.

E sappi che ci saranno anche coloro che si sono arresi davanti a Golia e non hanno creduto fino in fondo nelle loro idee

Vinciamo soprattutto per loro Max,

Non fermarti davanti a un motore più grande di te, perché se fosse stato sempre così oggi il mondo sarebbe un posto meno fantasioso e con meno progetti geniali a rendere la nostra vita migliore di ieri.

Marco Raffaelli

 

Una gara presso una scuola ad Iten in Kenya organizzata dal Progetto Purosangue

 

Un Roma Runnin Style organizzato dal Progetto Purosangue
Marco Raffaelli
Appassionato dello sport e di tutte le storie ad esso legate. Maratoneta ormai in pensione continua a correre nuotare pedalare parlare e scrivere spesso il tutto in ordine sparso