Sono le diciannove di un sabato di inizio aprile il cielo è fottutamente grigio, piove tira vento e fa freddo… Oggi c’è Il Venice Night Trail giunto alla sua sesta edizione, si corre nel centro storico della città lagunare tra le calli e callette in un percorso mozzafiato di 16K facendo su e giù per 51 ponti…
Si avete capito bene 51 ponti…
I Ponti
Venezia conta più di 400 ponti di cui 300 in pietra, 60 in ferro e 57 in legno, costruiti per collegare le diverse zone della città, che in origine erano raggiungibili dagli abitanti solo per mezzo di imbarcazioni, e che fino al 1500 erano sprovvisti di gradini, per permettere ai cavalli di transitare senza difficoltà. E ogni ponte un’affascinante storia…
Il meteo e i tuoi limiti
Il gentil meteo vuole che verso le venti smetta di piovere, ma tira ancora vento fa freddo…
E ti ritornano in mente tutte le maratone corse, le tue ultra, i tuoi limiti e di come sei riuscita a spostarli ogni volta un po’ più in là, in ogni condizione meteo a qualsiasi costo e fino alla fine.
Sembrerà strano, ma si diventa incredibilmente più forti, più resistenti e più capaci ad affrontare qualsiasi avversità che la vita ti mette davanti, quindi fa niente ci si prova.
La gara
A volte uscire dagli schemi e dalla propria comfort zone può far riaccendere l’entusiasmo di quella famosa “prima volta”…
Si raggiunge a piedi il Tronchetto ( la zona portuale di Venezia) e la linea dello start… il cielo si tinge di rosa, c’è un timido tramonto all’orizzonte, fa ben sperare…
Siamo tantissimi stasera gli organizzatori parlano di 5000 persone, ma visti da qui sembriamo anche di più.. Un esercito schierato pronto a partire con le nostre lucine a illuminare i nostri passi e questa grigia e strana giornata..
Ore 21 sulle note dell’inno di Mameli e cantando a squarciagola si va…
L’adrenalina sale, ma è già salita nel preciso istante in cui hai indossato il tuo pettorale, quel momento in cui hai deciso di partire comunque e ti sei resa conto che da lì a breve sarebbe sparito tutto, perfino i tuoi dolori, quelli che in ordine sparso si fanno puntualmente sentire.
Quell’attimo in cui sei solo tu, i tuoi passi, il tuo cuore e la tua sensazione di libertà.
Eccolo arriva il primo ponte subito dopo il primo km: è l’ultimo costruito a Venezia il ponte della Costituzione collega Piazzale Roma con la stazione dei treni Santa Lucia ed è uno dei quattro ponti che attraversano il Canal Grande, il principale corso d’acqua navigabile della città.
C’è grande calore in stazione la gente fa il tifo ti scalda il cuore…
3º – 4º km si attraversa il sestiere di Cannaregio mi sbraccio cerco lo sguardo di mio figlio e di mio padre che dalla finestra si accorgono finalmente del mio passaggio e iniziano a urlare mi danno la carica giusta e un forte motivo per continuare…
A pochi passi le Fondamenta Nove, da qui si vedono le isole della Laguna Nord, le più visibili a quest’ora sono Murano e San Michele.
Sestiere di Castello e qui il famoso Ponte dell’Arsenale, meraviglioso e affascinante non puoi fare a meno di fermarti fotografarlo, commuoverti, urlare ed essere grato di fronte a tanta bellezza…
È qui che si costruivano le navi, mercantili e da guerra, vanto della Serenissima Repubblica..
Si continua
Il percorso si estende fino all’isola di San Piero di Castello, collegata a Venezia da due soli ponti.
Pochi chilometri e la vista si sposta sul fronte Sud della Laguna percorriamo la lunga riva fino al cuore di Venezia.
Sei a metà
Da adesso riavvolgerai il nastro e ricorderai ogni traguardo della maratona di Venezia.
Ci aspettano otto ponti e dopo il Ponte dei Sospiri un bel respiro perché manca davvero poco. E anche se ormai sembri il gobbo di Notre Dame continui…
Eccolo il maestoso Campanile sei arrivato a Piazza San Marco di notte ancora più suggestiva cuore pulsante di questa città…
Giunti a questo punto ti chiedi quanti gradini hai fatto, ma hai perso il conto, gli assistenti di gara,che per tutto il tragitto non ti hanno mai lasciato solo, sorridono, ti indicano la strada e tu non puoi fare a meno di ringraziarli…
Di fronte a noi il ponte dell’Accademia, da sotto sembra il K2, ma quando arrivi in cima lo sguardo si perde sul Canal Grande, gli occhi ti brillano come le luci che si riflettono magicamente sull’acqua…
E gradino dopo gradino, chilometro dopo chilometro, senza mai esitare, sei arrivata alla fine di questa meravigliosa avventura notturna.. Felice di aver deciso di correre comunque insieme a tanti cuori, passi e storie che hai incrociato lungo il cammino.
Grazie Venezia anche per questo bellissimo e affascinante viaggio…