Da quasi 2 anni l’intero pianeta vive una pandemia globale. Non è una novità per la storia degli esseri umani, ma mai una pandemia aveva avuto un’evoluzione così veloce e universale.
La quotidianità di ognuno di noi è stata stravolta e, anche se oggi ci sembra di avvicinarci a una pseudo-normalità, ancora molte sono le incertezze sull’immediato futuro.
In questo scenario anche il mondo dello sport si trova ad affrontare situazioni difficili.
In particolare l’effetto che il Covid 19 ha avuto sulle associazioni sportive in termini di perdite di praticanti e di bilanci ha messo a rischio la sopravvivenza stessa di molte realtà di provincia.
Secondo alcune indagini del settore, nel periodo maggio 2020-febbraio 2021 più della metà delle organizzazioni sportive sono rimaste chiuse, senza un’offerta online davvero capace di tamponare: solo 4 realtà su 10 ne hanno erogata almeno una.
E il protrarsi delle restrizioni ha portato un calo di iscritti, praticanti e frequentatori anche saltuari, costringendo molte associazioni a cessare del tutto l’attività.
Ecco perché voglio raccontare una storia diversa, ovvero come una piccola Associazione Sportiva Dilettantistica Polisportiva di un modesto comprensorio di qualche comune della provincia di Teramo abbia affrontato, vissuto e mi sento di dire superato le avversità che tutto ciò ha provocato ai propri iscritti nella pratica, ognuno, della propria disciplina: Podismo, Nordic Walking, Mountain Bike e Bici da strada.
Lo sappiamo: all’inizio era il tempo del lockdown rigido, tutti severamente a casa.
E ci sembrava anche accettabile per un breve periodo, sulle chat degli iscritti ognuno si sbizzarriva con scherzi, canzoni e anche qualche sketch comico da protagonista, con l’ilarità e le prese in giro che si possono immaginare, sull’onda dei “cantanti da balcone”.
Poi però la noia e lo stress hanno iniziato a minare la routine di tutti. Non dimentichiamo che in quel periodo gli sportivi in generale, ma soprattutto i runner, erano diventati i sospetti designati nella “lotteria della colpa”, facili prede di una sorta di caccia all’untore.
Una corsetta solitaria per le campagne rischiava di trasformarsi in un inseguimento a colpi di improperi e minacce; si tornava così a casa di cattivo umore senza poter godere del benessere dell’attività fisica.
Insieme ai dirigenti dell’associazione decidiamo allora di inventarci qualcosa per rianimare la chat prima, e gli animi poi, con allenamenti a casa condivisi di esercizi a corpo libero, tappetto o rullo per chi ne era in possesso, ovviamente indossando la divisa sociale e con foto comprovante l’attività supportati dalla tecnologia Garmin, Strava, Polar ecc.
Ci riusciamo: tornano le risate sulla chat, si riaccendono le video chiamate con tanto di calici di birra ristoratrice, facendo finta di stare realmente insieme.
Passa così qualche altra settimana, poi pensiamo di organizzare per i podisti una specie di gara: riuscire a coprire almeno 10 km di corsa rispettando i limiti territoriali in vigore all’epoca, in pratica tanti criceti attorno alle proprie case, ma ancora una volta sono tanti i partecipanti e tante le risate e le benevole prese in giro da condividere.
Arriviamo così all’inizio dell’estate, torniamo a fare qualche timida camminata, corsetta o brevi uscite in bici, dapprima rigorosamente in maniera individuale, poi anche in piccoli gruppi cercando di rispettare le norme della distanza interpersonale.
Briciole di normalità. Manca il contatto, l’abbraccio, la stretta di mano, la pacca sulla spalla, ma ci si accontenta.
Non potendo organizzare gare insieme al Direttivo decidiamo di fare della nostra gara podistica estiva di 8 Km “DI CORSA SOTTO LE STELLE” una Virtual Race aperta a tutti, con iscrizione gratuita e gadget omaggio da spedire a domicilio dell’iscritto.
Era il momento delle virtual, comunque noi siamo stati tra i primi nelle nostre zone ad organizzarne una, con tanto di pettorale scaricabile online all’atto dell’iscrizione e con unico onere per il partecipante di postare sui social la propria foto con pettorale e tempo impiegato, non per la classifica, ma solo come prova di aver corso veramente.
Anche questa iniziativa riaccende l’entusiasmo ed un susseguirsi di idee e consigli. In occasione di quella data organizziamo anche un’uscita di gruppo tutti insieme, percorrendo gli 8 km previsti sullo splendido lungomare di Tortoreto.
Gli occhi di tutti noi brillavano di gioia ed emozione, sensazioni bellissime e palpabili; non nego che qualche abbraccio ci sia stato, inevitabile e soprattutto liberatorio.
Passa l’estate, autunno e inverno portano un aumento dei casi, ma la pratica della nostra passione è sdoganata: possiamo camminare, correre, andare in bici essendo in regola e senza timori di denunce o inseguimenti.
A fine anno, tempo di bilanci e progetti, ci accorgiamo che la solidità e soprattutto l’armonia del gruppo è migliorata, ci si conosce tutti meglio, abbiamo condiviso e superato momenti difficili e, a proposito di bilanci, il numero degli iscritti è aumentato in qualsiasi nostra disciplina.
Inoltre si è verificato un piacevole interscambio di passioni sportive, numerosi podisti e camminatori hanno iniziato a cimentarsi anche in bici e viceversa, probabilmente grazie al maggior tempo a disposizione e nuove necessità di benessere e rapporti interpersonali.
In un contesto pandemico, una regolare routine sportiva aiuta la salute fisica e mentale e tiene a bada stress e ansia.
Il benessere dei nostri iscritti, ancora in aumento, è il segnale che lo sforzo del coinvolgimento ha un senso che ci ripaga di qualsiasi sacrificio e significa che la strada è quella giusta!
Ora viviamo il presente che ci auguriamo sempre più sereno.
Approfitto per ringraziare gli sponsor, indispensabili per la nostra esistenza e soprattutto tutti i nostri Associati, Camminatori, Ciclisti, Podisti e Simpatizzanti, per la fiducia ed il senso di appartenenza.
Grazie a tutti.
Guglielmo De Laurentiis
(Presidente Adriatico Team Polisportiva ASD)