Che le Olimpiadi di Tokyo si preannunciassero sotto il segno della gender equality era scritto già nei numeri.
Saranno circa 155 le donne qualificate a partecipare all’evento rispetto ai 163 uomini.
La decisione di Giovanni Malagò ha poi davvero sorpreso tutti. Saranno Jessica Rossi ed Elia Viviani ad assumere il ruolo di portabandiera della manifestazione che si svolgerà dal 23 luglio all’8 agosto.
Mai prima d’ora avevamo assistito a una doppia presenza che, ancora di più, rafforza il segnale in termini di parità di genere.
Chi sono questi atleti?
Jessica Rossi, classe 1992, è una tiratrice al volo, vincitrice della medaglia d’oro ai Giochi olimpici di Londra 2012, avvicinatasi a questa disciplina sportiva grazie ai genitori, ed in particolare al padre.
“Lo sport è disciplina e forse aiuta a sopportare meglio le situazioni difficili.”
Accanto a Jessica ci sarà Elia Viviani.
“Questi sono i Giochi della rinascita” dice Elia. Ciclista che si è saputo imporre in ben 5 tappe del Giro di Italia ed anche su pista, dove ha vinto la medaglia d’oro nell’omnium ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016, sette titoli ai campionati europei, due medaglie d’argento e una di bronzo ai campionati del mondo.
Viviani sarà il primo ciclista della storia a fare il portabandiera. “Un’emozione incredibile” come ha dichiarato lui stesso.
Focalizzandoci sull’atletica, ricordiamo tra i nomi delle atlete qualificate: Giovanna Epis (maratona), Luminosa Bogliolo (100 ostacoli), Elena Vallortigara (salto in alto), Roberta Bruni (salto con l’asta), Nadia Battocletti (5000 metri), Staffetta 4×100 femminile, Staffetta 4×400 femminile, Staffetta 4×400 mista, Marcia 20 km femminile.
Il tricolore italiano si prepara a sventolare grazie alle presenze di atleti dai nomi importanti su tutte le discipline. Solo per nominarne alcuni: Marcell Jacobs (100m), Gianmarco Tamberi (salto in alto). In acqua attendiamo le prestazioni di Federica Pellegrini (200 stile) e Gregorio Paltrinieri. E poi judo, tiro al volo, volley e pugilato, pallanuoto, softball e basket.
Larissa Iapichino è stata costretta ad alzare bandiera bianca per la botta patita agli Assoluti di Rovereto. Le sue parole sui social : “Sono dispiaciuta ed amareggiata per questa situazione, ma cercherò di affrontare il tutto con la mia solita positività e motivazione.”
Commovente la testimonianza dell’atleta Alice Mangione.
“Vincere il titolo mondiale con la staffetta mista è stata un’emozione indescrivibile. E’ il primo titolo che l’Italia vince in questa particolare competizione che, come ho già detto altre volte, ha un grande valore soprattutto per il messaggio positivo che trasmette: l’inclusione di genere nello sport.”
Continua Alice: “Tuttavia, non bisogna dimenticare che mancavano alcune nazioni molto forti come Stati Uniti e Jamaica. Quindi bisogna rimanere soddisfatti del risultato, e certamente dell’importante qualifica olimpica ottenuta con questo successo, ma tornare subito con i piedi sulla pista e lavorare ancora più duramente per confermare e migliorare le prestazioni finora raggiunte. Mi piace pensare che questo sia un punto di partenza piuttosto che un punto d’arrivo. Nell’atletica bisogna sempre fare delle programmazioni a breve, medio e lungo termine. In questo momento mi sto concentrando per la Coppa Europa a squadre del prossimo 29-30 maggio, dove correrò la gara individuale dei 400 metri piani.”
Davanti a tanto entusiasmo vogliamo chiudere con la frase di Giovanni Malagò, Presidente del Coni.
“L’importante è il colore, se facessimo 11 ori sarebbe fantastico .”
Noi siamo pronti a tifare Italia!