Nel libro – Triathlon e altre perdite di tempo – scritto da Stefano La Cara, c’è tutto quello che avreste voluto leggere sul triathlon.
Non parlo di un manuale per “fissati” dell’endurance tanto meno della guida in stile “Triathlon for dummies”, Stefano lo ha scritto con la consapevolezza che oltre il traguardo ci siete voi che non siete praticanti, ma anche chi lo è o lo è stato.
Dunque, leggere questo libro vi farà capire perché, uno sport dove la fatica è la pietra angolare su cui si cresce e si invecchia bene, appassiona milioni di praticanti, di curiosi e semplice spettatori.
Nel libro Triathlon e altre perdite di tempo Stefano ha racchiuso anni di esperienza come atleta e soprattutto come coach.
Sì perché lui è l’allenatore che tutti vorrebbero: serio e professionale, ma anche comprensivo dei limiti mentali e fisici di qualsiasi atleta.
“Quando individuo qualcuno che potrebbe diventare un triatleta divento un coccodrillo.
Azzanno la preda e non mollo più. Questa però è la prima fase, quella del coinvolgimento, dove mi piace condividere quanto possa essere divertente il triathlon. Poi però c’è la seconda fase, quella dove invece faccio il gioco contrario e spiattello, a volte anche esagerando, tutte le difficoltà: organizzative, logistiche ed economiche.”
Stefano ha sempre nuotato, pedalato e corso, ma sempre piano, male e per perdere tempo. Poi a 31 anni ha iniziato, per una scommessa, a fare una mezzamaratona (con risultati terrificanti…lui dice).
Poi ha ripreso a nuotare – cercando di non fare il solito 2vasche-pausa-2va-sche-chiacchierata-1vasca-pausa – .
Cosi adesso continua a nuotare, pedalare e correre ma, rispettivamente, per 4km, 180km e 42km. Si, tutto di seguito.
Dopo 11 IronMan e svariati mezzi IronMan, non contento, ha deciso di trasmettere quello che ha imparato a chi vuole vivere lo sport in un modo performante, ma anche sano e goliardico, seguendo nel corso degli anni tutto il percorso formativo per allenatori della Federazione Italiana Triathlon, fino al terzo livello.
Triathlon e altre perdite di tempo rappresenta al meglio il suo stile, scanzonato e goliardico, (non vi perdete a pagina 71 i 23 compagni di allenamenti che non vorreste mai avere, dentro ci siamo tutti, compreso il Santo, che ogni volta si deve far pregare per qualsiasi allenamento o gara) ma ci sono anche quelli che un coach non vorrebbe mai allenare.
Stefano ha aperto il mondo del triathlon, ha scoperchiato la sacralità di uomini e donne che poi non sono così di ferro, anzi: insicuri, arruffoni, mistificatori di spese folli pur di levare due etti alla bici e al giro panza. seri e a volte inopportuni che se provi a dire la tua loro l’hanno già fatta prima e meglio di te.
Uno che ha fondato il Team Panda con delle divise fichissime con cui taglia i suoi Ironman con tempi invidiabili da quasi la totalità degli atleti AGE, racconta i suoi successi e i drammi atletici sapendo che di cazzate ha il box di casa pieno, messe in bella mostra come le sue bici su cui affronta le salite più impervie sapendo che dietro la curva spiana, ma tanto non è vero…
Triathlon e altre perdite di tempo ridimensiona il mondo sportivo amatoriale, soprattutto quando cerca di prendersi troppo sul serio. Anche a costo di passare lui, per quello poco serio. Ma del resto, presentandosi subito in gara con un cappello da panda, ha esposto immediatamente il suo “manifesto programmatico”.
“Con la mia visione del triathlon mi sono reso responsabile di aver avvicinato parecchie persone a questo sport.”
E siamo certi che con questo libro ne avvicinerai ancora di più.
Il libro, in formato paperback e kindle, lo trovate qui su Amazon