Sara Simeoni il salto di un’epoca

Sara Simeoni è, nel nostro immaginario, una delle atlete che ha segnato un’epoca. Insieme a pochi altri campioni, come Mennea e Novella Calligaris, è stata lo spartiacque tra un mondo popolare con e senza sport praticato.

Una donna dal carattere apparentemente timido che ha però sempre dimostrato una forza incredibile che l’ha portata sul tetto del mondo dello sport. Atleta metodica e dalle capacità fisiche innate era presente ai grandi appuntamenti sempre nella massima condizione.

Gareggiava in un’epoca in cui il mondo era diviso da una cortina di ferro tra est e ovest, e lei ha sempre saltato, è proprio il caso di dire, oltre tutti.

La sua forza morale, il talento e le sue fantastiche doti tecniche l’hanno portata a vincere un oro olimpico e a detenere il record del mondo della sua specialità.
La storia di quel record fu davvero incredibile. Avvenne il 4 agosto 1978 a Brescia durante un’Italia – Polonia sotto tono, tant’è che non ci sono state immagini per anni, fino a quando venne recuperato un filmato di una emittente locale, 30 anni dopo; per questo motivo i tedeschi lo chiamavano il record fantasma. Sara Simeoni, quello stesso mese, replicò la quota, agli Europei di Praga, ovviamente vinti.

Il balzo perfetto, in stile Fosbury, risultava essere apparentemente innaturale, ma di una eleganza e linearità uniche.

Fu la prima donna in assoluto a saltare oltre i 2 metri. Un primato che ha tenuto per oltre quattro anni. Il suo record italiano è stato imbattuto per ben 36 anni, quando Antonietta Di Martino superò quella misura portando il primato nazionale a 2,03.

Il Salto in Alto è un gesto che racchiude l’epica dell’atletica, la disciplina che più di tutte incarna la capacità dell’uomo di andare oltre i propri limiti. Il suo fu un successo costruito con Erminio Azzaro, il suo allenatore, un sodalizio che proseguirà poi nella vita privata: i due si sposeranno e avranno un figlio.

Sara Ha conquistato anche due argenti alle Olimpiadi, tra cui quello straordinario di Los Angeles 1984 quando, reduce da un grave infortunio e con pochissimi allenamenti alle spalle, superò i 2,00 m che le diedero il secondo posto dietro la tedesca dell’ovest Ulrike Meyfarth.

Nell’arco della sua carriera Sara Simeoni ha disputato 4 Olimpiadi.

Ha indossato la maglia azzurra per 72 volte.

Nella cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Los Angeles 1984 fu lei a portare il tricolore.

Alle Olimpiadi invernali di Torino 2006 è stata portatrice della bandiera olimpica nel corso della cerimonia di chiusura.

Non c’è da stupirsi che il CONI l’abbia nominata “Atleta del Centenario” nel 2014.