La RomaOstia Half Marathon, la più nota mezza maratona in Italia, torna il prossimo 17 ottobre.
Un gara che è ormai nel corredo genetico di migliaia di atleti italiani.
Entrata di diritto nella cultura sportiva nazionale, da decenni è la mezza maratona più partecipata d’Italia.
Non c’è amico runner che non vi abbia preso parte o pensato di farla almeno una volta.
Nell’immaginario di chi corre rappresenta il podismo vecchia maniera. Ma nella visione moderna della corsa è il fenomeno collettivo di partecipazione e condivisione sportiva.
Non è scenografica, non è una sfilata in centro, tutt’altro, è l’anima più pura e impegnativa del running.
Quando sei su via Cristoforo Colombo non hai distrazioni, sei tu e la strada e devi essere concentrato seguendo la linea di mezzeria che ti porta fino al mare di Roma.
Sarà per quel fiume di gente che la colora come non mai, sarà per la sensazione di forza e controllo che hai ogni volta che vedi spuntare il mare all’orizzonte.
Ma di fatto, oggi, la Roma-Ostia è una festa del podismo, una mezza maratona che se stai bene ti porterà un conto soddisfacente, se non stai al meglio ti farà pagare tutto.
Perché il percorso non è facile, ha le sue asperità, i falsi piani e l’incubo che quei rettilinei non finiranno mai.
Via Cristoforo Colombo a Roma è segno di fuga verso il mare ma anche di uffici e traffico. Quel giorno perde ogni valenza produttiva e si tramuta in una pista su cui far correre gambe e pensieri.
Creata da Luciano Duchi nel 1974 misurava 28 chilometri e partiva dal Circo Massimo.
In quella prima edizione 280 atleti di cui 17 donne volarono su un percorso aperto al traffico fino a Ostia.
Luciano Duchi è una memoria storica infinita di aneddoti e cultura sportiva. Andrebbe portato nelle scuole e messo davanti ai ragazzi per far capire loro cosa sia lo sport come elemento inclusivo.
Ancora oggi, dalla sua bacheca di Facebook, ricorda le prime edizioni di quel sogno concretizzatosi una mattina di marzo del 1974 ed è bello leggere le sue parole che raccontano di quando alla seconda edizione, il 16 Marzo 1975…
“Un gruppo di atleti sulla Colombo: 8014 Tosi Coletta Enrico, 8010 Luciano Duchi, in fondo con il cappello pett. 8080 Mario Campioni, futuro master di qualità. Avevo organizzato la gara, fatto lo speaker in partenza al Circo Massimo e stavo correndo e urlavo “tenete la destra!”, mentre le macchine sfrecciavano sulla Colombo!!!. All’arrivo dei 28 chilometri venti donne, quasi l’ 1% dei classificati…ma erano altri tempi e di donne che correvano distanze lunghe ce n’erano pochissime…”