La filosofia dell’ultimo progetto Bike & Trekking Park che Domenico ha sviluppato?
Nessuno resta indietro.
Domenico Sorrenti è originario di Polia, un paese in provincia di Vibo Valentia, romano da oltre 20 anni. E’ Guida Nazionale di Mountain Bike e Maestro della Federazione Ciclistica Italiana.
Collabora con Pendenze Pericolose, da sempre una delle associazioni più attive in Italia sul fronte cicloturismo e sviluppo della bici, che ha da poco inaugurato il primo Ciclodromo d’Italia: Roma Bike Park, presso l’autodromo di Vallelunga.
Organizza escursioni in bicicletta e camminate sportive in tutta Italia e, se avesse a disposizione una giornata di 36 ore, le utilizzerebbe tutte per gli altri.
La sua Asd Bike&Hike ha messo in piedi un progetto di integrazione BiKe & Trekking Park, per offrire ai ragazzi e alle ragazze con autismo la possibilità di praticare attività ludico-motorie.
Dal 14 giugno al 30 luglio. Le attività verranno svolte in sinergia con il Centro Estivo della Casa del Parco di Casale Vigna Cardinali in Via Latina. Una bella iniziativa per poter permettere a tanti ragazzi e ragazze di poter uscire e stare insieme agli altri.
Qual è l’obiettivo di Bike & Trekking Park?
Lo scopo è quello di permettere a tutti i ragazzi e a tutte le ragazze di dare piena espressione alle loro abilità e di esplorare le proprie potenzialità attraverso tecniche strutturate di educazione motoria, messe in atto in un contesto orientato al divertimento e all’inclusione. Durante le attività i ragazzi e le ragazze saranno affiancati da psicologi ed educatori professionali.
Lo sport è per tutti
Lo sport come strumento di inclusione: un elemento fondamentale sul piano emotivo e sociale. In mezzo alla natura con passeggiate a piedi e attività in bicicletta nello splendido parco della Caffarella.
Per intensificare la coscienza di sé e del proprio corpo. Un modo per uscire dall’isolamento e per socializzare.
Per imparare a conoscersi
Mediante lo sport la persona con disabilità psicofisiche può mettersi in gioco e sperimentarsi. Può imparare a controllare e a conoscere il proprio corpo, sviluppare il senso di auto-consapevolezza e la fiducia nelle proprie capacità. Lo sport è un veicolo di socializzazione e quindi di reintegrazione sociale.
E’ superare ostacoli e infrangere barriere. Quelle che ogni singolo giorno bisogna superare.
Dentro l’autismo c’è un mondo e dentro quel mondo la relazione con gli altri. Per quel sentirsi “sbagliati”. Per essere accettati, amati e supportati, per non restare troppo indietro e chiusi dentro quel mondo di solitudine.
Il progetto nasce proprio per questo: perché nessuno, ma proprio nessuno deve restare indietro.
Grazie Bike&Hike per quello che ogni giorno fate per gli altri.