Norman nasce a Wertheim, nel Baden-Württemberg, in Germania il 25 febbraio 1973.
Nella sua carriera ha collezionato le vittorie più importanti del circuito Ironman Triathlon World Championship, vincendo il campionato del mondo a Kona alle Hawaii nel 2004 e nel 2006.
Oggi atleticamente è in pensione, ma in attività Normann Stadler è stato membro della squadra di triathlon Tri Dubai fino al 2006 e successivamente del Commerzbank Triathlon Team fino al 2011.
La sua è stata una carriera come poche al mondo: prodigio atletico fin da giovane, ha corso la sua prima maratona a 11 anni.
“La mia vita mi ha donato una forza di volontà incredibile, un tempo da record in gara perfetto, facendomi superare il dolore e la fatica, arrivando alla sofferenza per l’operazione al cuore che mi ha cambiato la vita. Oggi vedo tutto questo come un dono. Un regalo che vorrei condividere con voi.”
Sono le parole dell’uomo e del campione che, al culmine della carriera, si è ritrovato sul letto di un ospedale dopo aver fatto cose che noi umani pensiamo siano imprese fisiche da supereroe, da Ironman appunto.
“Meglio di prima“, così i medici hanno descritto il mio cuore. Prima di allora, nel periodo di più intenso allenamento, fino al fatale 2011, dove arrivò l’infausta diagnosi: aneurisma aortico di 6,8 cm e una valvola aortica difettosa.
Il risultato: un’operazione a cuore aperto della durata di diverse ore in cardiochirurgia presso l’ospedale universitario di Heidelberg.
“Il mio cuore era letteralmente appeso a un filo ed era teso a strapparsi. Anche durante la riabilitazione sapevo che avrei fatto di nuovo sport, ma i giorni da campione erano finiti. Durante la mia carriera ho sempre seguito il mio cuore e ho contribuito a plasmare i tempi. Ma niente mi ha formato tanto quanto il mio tempo personale, un tempo “finale al cardiopalma”.
Cosa avvenne in gara a Kona nel 2006 ai Campionati del mondo di Ironman è rimasto scritto nella leggenda della specialità.
Nella frazione di nuoto, ricordiamo è di 3.8km, Normann Stadler uscì abbastanza bene dall’acqua, a pochi istanti dai leader della gara.
Una volta salito in sella alla sua bici per affrontare i 180 km di strada sul percorso notoriamente duro a Kona, Stadler è riuscito a guadagnare oltre 10 minuti sugli inseguitori, stabilendo il record sul percorso di 4h18’23” (26 mph).
L’australiano Chris McCormack gli è arrivato a 71 secondi senza mai avvicinarsi. Per quella vittoria Stadler ricevette 110.000 dollari come premio.
“Se siete in grado di nuotare per 3,8 km, pedalare per 180,2 km e correre per 42,195 km, siatene fieri per il resto della vostra vita!”
Duro con me stesso e giusto con tutti gli altri atleti, questa è la filosofia di vita di Norminator, senza dimenticare il divertimento nello sport, la passione per le prestazioni e la motivazione per fare di più.
Anche con il massimo sforzo, non mi sono lasciato piegare. Quando affronti una sfida con piena energia, dinamismo e passione, l’emozione è come la benzina per il tuo motore interiore.
Mi sono sempre divertito nella mia carriera e mi sono goduto il grande spettacolo della competizione.
Conosci il famoso miglio in più? È quel qualcosa in più che fa la differenza. Il carico di lavoro di Norminator è implacabile ed è stato sempre rivolto alla vittoria.
La sua passione è sempre stata la bici, orgoglioso del suo record di bici all’Ironman Hawaii 2006 che ha retto per 11 anni fino al 2017.
Un cuore da super eroe riconosce la propria forza e rispetta quella degli altri, potere dello sport e umiltà nella vita.