La libertà di vivere il nostro sport è figlia della libertà di pensiero, solo dopo, le condizioni ambientali, possono essere limiti nel farci percorrere le strade più belle.
Con questa visione, da oltre cinque anni, raccontiamo la passione dello sport a tutti i livelli.
Nutriamo le giornate di quella sana curiosità che ci ha fatto correre nuotare, pedalare, camminare in tantissimi luoghi del mondo.
A Storiecorrenti amiamo ciò che facciamo e l’esperienza maturata in 30 anni di eventi, gare, allenamenti ci ha portato ad avere una visione dei fatti libera e indipendente.
In un lavoro a metà tra la fatica e la voglia di partecipare raccontiamo come è cambiato il nostro sport e come sta cambiando ancora.
Il running è una piazza enorme, sconfinata dove milioni di vite si intrecciano e si incontrano come in un laboratorio sociale, trampolino di lancio di mode e modi di vivere, tra impedimenti e limitazioni.
Da infaticabili ottimisti quali siamo non c’è mai stata una critica fine a se stessa. La certezza di essere parte di una visione migliorabile delle cose ci fa essere distaccati e partecipanti nel contempo.
Impegnati nel dare voce alla pancia della corsa, accettando il confronto, la critica e le nuove idee.
Dal 2016 abbiamo pubblicato 1956 articoli, praticamente uno al giorno, e per nessuno di essi ci siamo mai mossi a censori o giudici di nulla, nel rispetto delle regole della rete e della scrittura (refusi esclusi, ahinoi).
Siamo fieri di non avere padroni, sponsor, imbonitori e di scrivere con la stessa libertà con cui scendiamo a correre in strada ogni giorno.
Se i nostri articoli non raccontano tutta la realtà non è per una presa di posizione contro qualcuno, ma semplicemente per un limite oggettivo nel poter vedere tutti i punti di vista.
Perdonateci se non c’è tutto il panorama della storia, ma speriamo di sollevare la curiosità da cui i lettori possano andare oltre il nostro lavoro. Oltre le nostre indolenze grazie allo stimolo che a volte accendiamo raccontando le storie di gente normale che compie imprese eccezionali.
La scrittura a questo serve, a capire e a far correre veloci le idee come le nostre gambe.
Buone corse amici
La Redazione
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