Il Trail di Tharros non è una gara, ma neppure un confronto tra atleti in vacanza, bensì è la voglia di trovare uno spazio nuovo dentro la vacanza.
La penisola del Sinis in Sardegna è lo scenario ideale per coniugare sport e cultura, accoglienza e affetto da parte della sua popolazione.
La città di Tharros è ubicata all’estremità meridionale della lingua di terra che si propende verso sud, lungo la costa del golfo di Oristano.
Tharros venne fondata alla fine dell’VIII sec. a.C. da genti fenicie in un’area già frequentata in età nuragica.
Correre tra i resti di una storia lunga 2000 anni è edificante per un runner in vacanza.
I Fenici, i Romani e gli Spagnoli hanno lasciato ciascuno il proprio segno e a noi, con le nostre impronte incerte di un’alba caldissima, non resta che passare veloci ed evitare qualsiasi segno diverso dall’impronta dei battistrada delle nostre scarpe.
Dalla località di partenza passando per San Giovanni in Sinis, un borgo piccolo ma con una storia lunghissima – merita la visita alla chiesa del paleocristiana del VI secolo – la corsa è un continuo saliscendi tra spiagge e resti della città di Tharros.
Le due colonne sul mare, spesso riprese dai social network, sono l’unica prova dell’azione moderna dell’uomo, messe per attrarre i turisti in rada con i natanti nella speranza che si incuriosiscano di conoscere l’intero sito archeologico.
Le guide del posto raccontano la storia dell’intera area e sono bravissime, fanno tanto per tenere alta l’attenzione sul tesoro oristanese.
Arrivare sulla parte più alta della penisola, dominata da una torre di avvistamento di origine ispanica, ma costruita su una fortificazione nuragica, offre uno scenario di impareggiabile bellezza.
La metà del percorso è misurata dove termina la strada a ridosso del faro di capo San Marco. Il tempo di ammirare la scogliera che si staglia nel blu di un mare perfetto ed è già tempo di tornare verso casa.
Come sempre, lo stesso tracciato percorso in senso inverso, offre una vista completamente diversa.
Il Trail di Tharros è una sveglia ideale dal caldo di queste settimane.
Correrci all’alba, prima che tutto si accenda di calore e vento, prima che la vita in vacanza si assottigli in tempi lenti e pigri, è la condizione ideale.
La fortuna di poter correre a ridosso della storia del mediterraneo è corroborante.
Una vacanza serve proprio a questo, vivere un luogo diverso con un tempo nuovo, ad un passo che ti conduce alla scoperta del tempo stesso.