Intervista a Stefano Mei: meritocrazia e presenza sul territorio le sfide all’orizzonte

“Vogliamo essere sempre presenti sul campo. La nostra parola chiave? La meritocrazia”

Orizzonte Atletica 2021-2028 è il programma del movimento Orgoglio del Riscatto con Presidente Stefano Mei, candidato in vista dell’Assemblea Nazionale elettorale del 31 gennaio 2021.

6 agosto 1986, dal 10000 degli Europei di Stoccarda, dalla tripletta, da Mei-Cova-Antibo

Prima di entrare nel vivo delle domande, vogliamo ricordare il vissuto di Stefano Mei, atleta il cui palmares annovera una serie indimenticabile di successi rimasti nella storia. Dal 1979 al 1994 tantissimi i risultati che lo hanno visto protagonista sulle varie distanze. Tra i suoi titoli ricordiamo: nel 1985 campione nazionale assoluto sui 1500 piani, 4 volte campione nazionale assoluto sui 5000m piani (1984, 1986, 1989, 1991),  3 volte campione nazionale assoluto sui 3000m indoor piani. Ancora altri titoli sulle competizioni di quegli anni a livello internazionale.

Perché partire dalla carriera atletica di Stefano per delineare il progetto sportivo di Orgoglio del Riscatto? E’ fondamentale e ve ne accorgerete dalle risposte di Stefano, vero atleta anche nel suo modo di cogliere le sfide della vita sottolineando sempre i valori dello sport che ne sono alla base.

Stefano quando ha avuto inizio questo progetto ed in particolare il programma che è stato presentato e che sarà oggetto dell’assemblea del 31 gennaio?

(link https://www.stefanomei.it/il-programma-completo/)

Tutto in realtà ha avuto inizio già nel quadriennio precedente, quando alla mia precedente candidatura non sono stato eletto, ma il riscontro è stato così positivo che abbiamo deciso di continuare a lavorare al progetto.

Già 1 anno e 2 mesi i punti del nostro programma erano stati presentati con chiarezza, scendendo nel dettaglio di un piano programmatico economico che rappresenta punto di forza del nostro progetto insieme ai vari punti esposti.

Quello che voglio sottolineare è che si tratta di un piano reale e che quello che è scritto, noi lo metteremo in atto.

 

Quanto conta il fatto che tu sia stato un atleta in questo percorso a cui sei arrivato?

Questo conta eccome. Ma ciò che conta più di tutto è che io abbia fatto parte di questo ambiente da sportivo e da volontario. Quando ho concluso il mio percorso nell’atletica da professionista ho deciso di percorrere questa strada come dirigente sportivo. Devo dire che in questo la capacità di sopportare lo stress e la tensione dell’atletica mi ha aiutato. Riuscire a resistere a momenti di tensione per me –  abituato a gareggiare in competizioni di respiro nazionale ed internazionale – è stato più semplice.

Quali sono le emozioni con cui ti appresti a vivere questo momento con l’assemblea del 31 gennaio?

Sono sereno e ho la consapevolezza di aver fatto un grande lavoro di preparazione. In questo non mancano i valori dell’atletica. Avrò rispetto di ciò che verrà stabilito per l’assemblea riconoscendo sempre il valore dei miei avversari (Nb. in questo si percepisce l’essere atleta ed i valori di una vita vissuta da sempre alla base di certi principi da parte di Stefano).

Stefano, quali sono i punti salienti del vostro programma?

Vogliamo essere presenti sul territorio e vogliamo che il criterio che guiderà le nostre scelte sarà quello della meritocrazia. Investire la dove si è raccolto. Ascoltare le voci, restituire e ridare pari dignità a tutte le realtà.

Parliamo dell’atletica dei Master.

Parlando dell’atletica Master, voglio approfondire il discorso degli atleti adulti in generale. Da qui, bisognerà poi distinguere tra il running della strada e la pista. Entrambe le realtà sono molto importanti e vanno valorizzate a dovere. Come dicevo prima è giusto restituire anche in tutte le realtà in cui la Federazione avrà raccolto qualcosa e l’atletica su strada in questo senso ha dato molto. Ampi consensi si sono ricevuti e proprio per questo è giusto riconferire pari dignità ad entrambe le realtà.

Ad esempio mi viene in mente – per quanto riguarda l’atletica su strada – sarà importante migliorare le comunicazioni. Penso ad esempio, ai risultati al termine delle gare, ma non solo questo.

Tutti gli atleti, devono avere gli stessi diritti. Un’attenzione particolare, ovviamente ai giovani per favorire gli atleti che possono crescere, per favorire la crescita. Per favorire il raggiungimento di risultati importanti come possono essere le Olimpiadi.

Per quanto riguarda gli atleti Master si dovrà fare di tutto per mantenere vivo il fuoco dell’atleta, bisognerà destinare risorse adeguate. Restituire le soluzioni con la presenza sul territorio.

Una parola, per riassumere la promessa del vostro progetto?

Rinnovamento!

Partendo dal territorio, attraverso delle azioni concrete!

Grazie a Stefano Mei per l’intervista.

 

Chiara Fierimonte

 

 

Chiara Fierimonte
Mamma, runner e scrittrice. Amo la fatica delle lunghe distanze nella corsa. Se siete a Roma mi trovate all’alba sul Lungotevere dove mi alleno nel fascino di questa città. Grazie alla corsa ho imparato a riconoscere e superare i miei limiti, ma su Storie Correnti parleremo soprattutto di voi!