Il futuro delle Virtual Race, un business per tutti

In rete è un proliferare di gare virtuali, vista la situazione pandemica, la prima gara reale ci sarà tra diversi mesi.

Gli appuntamenti in strada saranno pochissimi e per tornare a regime, con un calendario confermato, ci vorrà tanto tempo, purtroppo.

Abbiamo trovato un sito, virtualrunners.org che aiuta a capire il fenomeno del momento.

Leggendo le tante recensioni dei virtual runners registrati con medaglie al collo, si possono capire le motivazioni di chi corre virtuale.

L’escamotage competitivo si credeva fosse un fenomeno temporaneo e invece dovremmo pensarlo come ad una faccia del podismo più stabile.

Addirittura c’è chi sostiene che le virtual race non scompariranno una volta tornata la situazione pre Covid 19.

Insomma, la possibilità di correre la mezza di Gerusalemme e ricevere la medaglia e la maglietta anche se non ho le possibilità economiche per farlo sul posto, rende interessante questa prospettiva.

E’ il momento di tirare le somme con le virtual anche se, alla lunga, da molti punti di vista, è difficile sostenere una competizione senza aver accanto il “competitore”.

Perché corriamo da soli tutte le volte che ci alleniamo, il podismo è uno sport solitario, come ci piace spesso sottolineare.

12 mesi fa avremmo ritenuto realizzabile una iniziativa del genere?

Quanto tempo ci sarebbe voluto per farla diventare realtà?

Il mondo non è cambiato in 10 anni, ma in 10 giorni.

Avere un ventaglio di proposte, e un calendario a livello mondiale, ti fa capire anche la diffusione repentina di questa tipologia di corsa.

Ma pensiamo a cosa può diventare.

Oggi sono medaglie e magliette, domani il “pacco gara” potrebbe essere arricchito di molte cose: voucher turistici scontati per poter poi in un futuro andare realmente nei posti che hai corso virtualmente, ingressi ai musei, reali o virtuali, concerti a distanza su piattaforme in streaming e tante altre cose da aggiungere.

Questa è l’offerta su Roma del sito https://adventure.mypacer.com/

Siamo in una fase pioneristica, pensate a cosa potremmo ricevere se partecipassimo virtualmente alla maratona del Beaujoulais per esempio, alle tante gare di provincia italiane legate a prodotti DOCG

Che vettore incredibile potrebbe essere per “sponsorizzazioni di territorio”, dare opportunità “alla pari” anche per piccole destinazioni podistiche che potrebbero approfittare di questi mezzi virtuali per veicolare aspetti che potrebbero invogliare un “turismo di ritorno” reale e concreto capace di valorizzare ed arricchire circuiti turistici meno battuti…

Le prospettive reali sarebbero molto più interessanti di quelle virtuali e quante gare nasceranno.

L’offerta sul Tour del Monte Bianco virtual race

Per l’organizzazione diventa tutto molto semplice e facile, non hai permessi da chiedere, strade da presidiare e chiudere, non serve il centro maratona, le transenne, l’arco di partenza arrivo, niente ristori.

Non hai più costi caricati nell’iscrizione, massiccia presenza di sponsor nel “pacco gara”, maglietta e medaglia, comodità nel “virtuale” di poterla correre come e quando vuoi, insomma tanti pregi e pochi difetti.

Gli operatori del settore devono capire che le sinergie territorio-sport sono le più potenti “motivazioni” disponibili in ambito turistico per valorizzare e far crescere ambiti sconosciuti ma potenzialmente estremamente validi sotto il profilo vacanziero-turistico

Il territorio Italia DEVE capire queste opportunità, gli operatori turistici accettare che si stanno stabilendo nuove regole d’ingaggio per il turismo che vanno ad affiancarsi alle opzioni reali.

La Sorrento Positano è stata maratona virtuale Dal 6 al 31 dicembre tre eventi corsi online

Se gli acquisti si stanno spostando pesantemente sul commercio elettronico e devices con social che la fanno da padrone, perché il turismo deve essere ancorato a forme di promozione del passato?

Lo sport tradizionale deve accettare che esiste una grossissima fetta di sportivi che non corre per la prestazione ma per altri motivi, in primis quello ludico e quest’ultimo aspetto viene completamente ignorato ritenendolo a torto degradante nei confronti dello sport…

Abbiamo visto come il commercio elettronico si è prepotentemente affiancato al commercio tradizionale, la storia insegna..

Ci vuole fantasia nelle cose, si possono rendere divertenti ed interessanti.

Vuoi correre la mezza del Polo Nord? parti con le catene a bordo e te ne vai a Pescasseroli a correre sulla neve sottozero, mangi una bella braciolata e ritorni felice a casa…

Vuoi fare la mezza di Calcutta? ti alzi a ferragosto con lo scirocco e corri di prima mattina con il 99% di umidità.

In ultima analisi queste gare virtuali si possono affiancare a quelle reali, non ne sono un sostituto ma un’evoluzione che apre nuove prospettive, mercati ed utenza.

Buone gare virtuali a tutti

 

Le tante recensioni sul sito https://virtualrunners.org