Adesso mi vorreste convincere che fare le ripetute in pista sia bello e piacevole e che siano la parte più affascinante della corsa?
Si vabbè
Molti sostengono che le ripetute in pista, l’allenamento cosiddetto di qualità, sia una grazia dell’eccellenza podistica.
Ogni volta che il coach ti mette in tabella, sopratutto di martedì mattina, i lavori sui 4000 rivedi in un lampo tutto quello che è stata la tua carriera sportiva e rimpiangi il giorno in cui decidesti di andare al parco sotto casa con tuo cugino a provare a rimorchiare “quelle che corrono”.
Ma la summa di tutte le imprecazioni, dubbi, ripensamenti avviene prima di quel maledetto ultimo giro di pista quando le forze stanno per cedere e la testa sta già al cappuccino e cornetto sotto casa.
Le ripetute in pista in fondo non sono che una parentesi tra la parola correre e mangiare: se le fai bene, mangerai bene, se le fai male mangerai bene.
La sola certezza è che non cambieranno nulla del tuo stile di vita ma di sicuro in gara ti faranno arrivare prima di tanti compagni di squadra al ristoro finale alla Stra-mezza maratonina del fagiolo scureggione di Ischiano Scalo.
Buone ripetute a tutti.