I pensieri di due amiche che corrono…

Quante volte siete uscite a correre con un’amica e vi siete ritrovate a viaggiare con la testa più che con le gambe.

 

Arrivando ai pensieri di giornate pesanti appena trascorse, rielaborando discussioni e cercando di capire cosa è successo.

 

Solo la corsa ha questo potere, detonante e corroborante nel contempo.

 

Con lo stesso impegno Monica e la sua amica sono uscite una mattina di inizio autunno sotto un cielo bigio e con un vento fresco e questi sono i loro pensieri, non tanto distanti da quelli tutti noi …

 

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“La domenica mattina esci a correre per smaltire i chili, per smaltire le tossine; ma la domenica mattina capita anche che vai a correre, con l’amica che ha il tuo stesso passo, per smaltire i pensieri che hai ammucchiato durante la settimana.”

 

“Così mentre corri, in silenzio, ti capita di pensare che nella palestra che frequenta tuo figlio, i bambini che non si sono sentiti pronti di fare la gara, non solo, non hanno ricevuto l’invito alla festa del terzo tempo, ma sono stati esclusi anche dal ricevere la divisa.”

“Una sorta di punizione per non aver cercato di assecondare i capricci dell’istruttrice che vorrebbe sempre fare bella figura.”

 

“Capita così per pochi secondi di scandagliare una discussione di due giorni prima e di renderti conto che quando i ragazzi e i bambini di queste ultime generazioni diventeranno adulti, buona parte potrà dire di aver praticato uno sport a livello agonistico.”

 

“Non sarà importante per quanto e nemmeno con quanta voglia; farà curriculum.”

 

“Capita sempre più spesso di vedere ragazzi e bambini rifiutare la competizione perché l’impegno richiesto dai centri sportivi, in prossimità di una gara, aumenta in maniera esponenziale.”

 

“Poi dai un’occhiata all’orologio e ti accorgi che avete fatto più meno cinque km in 35 minuti; un corroborante passo lento.”

 

“Soprattutto i bambini dovrebbero essere lasciati liberi di fare sport come se fosse un gioco, liberi partecipare senza competere.”

 

“Come questa domenica mattina di inizio autunno di cielo bigio e vento fresco.”

 

Monica Cimini