I numeri alle gare che Roma si sogna e non solo Roma…

L’11 febbraio scorso 24.085 runners hanno tagliato il traguardo della Mezza Maratona di Barcellona, uno degli eventi più importanti di Spagna e tra i più ambiti in Europa.

I numeri raggiunti della gara catalana, nell’dizione 2024, non li facciamo nemmeno se dovessimo mettere insieme tutti gli arrivati di tre mezze maratone Fidal in un anno a Roma.

In un quadro sconfortante per le gare su strada nella Capitale, fare un paragone tra Roma e Barcellona, dal punto di vista podistico, vuol dire uscirne con le ossa rotte.

Basti pensare che dalla metà di febbraio a inizio giugno a Roma, (dentro il GRA per l’esattezza) ci saranno solo 9 manifestazioni podistiche su strada con una distanza minima di 10k (competitive), compresa Run Rome the Marathon e Roma-Ostia.

In una città con OLTRE 2 milioni di abitanti, vuol dire aver lasciato pochi organizzatori mettere mano a un mercato potenzialmente enorme, un oligopolio in cui innovare non è affatto semplice viste le barriere all’entrata suL mercato, condizione tipica di un siffatto mercato.

Tali strutture gestiscono appuntamenti sportivi che mai nessuno si sognerebbe di cambiare, spostare o ancora peggio provare a fargli concorrenza.

Radicati nei calendari dei gruppi sportivi, alcune sono un finanziamento con i premi di squadra, noi che ne dichiariamo il successo decennio dopo decennio, non ci rinunciamo quasi mai.

Siamo davanti ad un’offerta di una merce concentrata in un numero limitato di venditori/organizzatori in grado di condizionarne il prezzo. Un mercato composto da produttori che soddisfano una rilevante quota della domanda di mercato del bene/corsa; domanda che è, invece, frazionata tra molteplici acquirenti/runners.

L’esito finale è che nessuno potrà entrare sul mercato perché si è creata di fatto una barriera misurata dalla capacità degli organizzatori di tenere un prezzo basso (se paragonato con i costi di iscrizione a livello europeo) con il quale, un eventuale nuovo competitor, con sempre meno sponsor a disposizione, non è in grado di coprire gli elevati investimenti iniziali e le elevate economie di scala di cui godono gli organizzatori già operanti.

Alla fine non si creeranno nuovi prodotti/eventi allo stesso costo di quelli già in calendario, ma nel caso solo a costi crescenti, a discapito di noi tutti.

Così non cambieremo mai e per i prossimi anni non ci saranno grandi novità, non ci saranno imprenditori che scommetteranno sul prodotto corsa, e così non crescerà il popolo dei podisti.

Abbiamo davanti una generazione di chi fa impresa sportiva di fatto “vecchia”. Sono gli stessi di 20/30 anni fa, non c’è stato ricambio perché nessuno rischia, e se proprio non sono avverso al rischio e ho trovato degli sponsor, non lo uso certo in una corsa podistica che sa di “stantio” vista l’età media… piuttosto mi dirotto in un torneo di tennis o padel anche golf, sport più redditizi, giovanili e alto spendenti…e questo lo hanno capito da tempo  gli sponsor stessi.

Dal canto nostro, come fruitori, siamo sempre gli stessi, correremo sempre le stesse gare dove anche la qualità non è sempre garantita a livelli europei.

Ma veniamo all’obiezione che spesso viene sollevata sulla ricettività delle città sul mercato turistico.

Perché qui non si rischia? alla fine ci va bene così?

Nella classifica delle 100 migliori destinazioni urbane stilato da Euromonitor Barcellona sta dietro Roma.

Barcellona con i numeri e con le politiche di accoglienza turistica unica in europa non ha avuto difficoltà nel trovare brand come Brooks Running che, dall’ottobre 2023, è diventato sponsor ufficiale  della eDreams Mitja Marató Barcelona per le prossime due edizioni.

Il rapporto di Euromonitor International Top 100 City Destinations Index 202 3 confronta 5 5 parametri su sei pilastri chiave per 100 destinazioni urbane, per creare un punteggio complessivo di attrattività della città.

I sei pilastri chiave includono:
(1) performance economica e aziendale,
(2) performance turistica,
(3) infrastrutture turistiche,
(4) politica e attrattiva del turismo,
(5) salute e sicurezza
(6) sostenibilità.

Le prime 10 città nell’indice delle 100 migliori destinazioni urbane stilato da Euromonitor nel 2023 sono:

Parigi
Dubai
Madrid
Tokyo
Amsterdam
Berlino
Roma
New York
Barcellona
Londra

Classifiche che stiamo subendo nella quotidianità di cittadini di una Capitale con oltre 180 cantieri giubilari di cui siamo da una parte contenti di vederli terminati e dall’altra impauriti che alla fine ci resterà una città da 30 milioni di turisti e con pochi eventi sportivi, di bassa qualità, necessari per poter vivere la nostra passione .

Siamo stanchi delle negligenze, delle incapacità gestionali della “cosa pubblica” e di chi non sa come usare il fiume d denaro che paghiamo attraverso le nostre busta paga alle voci “addizionale comunale all’IRPEF”.

In quest stato di cose ci sono Municipi di Roma che hanno budget per lo sport pubblico di non più di 6000 euro l’anno.

Ma la verità è che ci siamo stancati di fare confronti, di segnalare la continua crescita di eventi in città che si sognano le nostre bellezze e che vorremmo noi essere un sogno per gli altri, anche correndo.