Correre nel grande ingorgo Capitale fino al 2025

Dominga :-)

Avete mai corso per le vie di Roma? Magari in una bella domenica mattina, al sole tiepido d’autunno, dove le strade sornione si aprono al tuo cospetto.

Con un passo lento che vi conduce tra fontane, piazze che ti lasciano a bocca aperta.

Ecco dimenticatevelo, come minimo fino al 2025 o poco prima.

Perchè correre a Roma non è più così facile, o lo è nella misura in cui riuscirete a districarvi tra i 184 interventi e cantieri che stanno prendendo forma nella città, e che stanno cambiando la forma della città stessa: dalle viscere della Capitale, alle periferie, dal centro storico, passando per il Grande Raccordo Anulare, il tutto per arrivare in tempo al Giubileo 2025.

foto - Leggo

Con l’apertura della Porta Santa nella notte di Natale del 2024 inizieranno i grandi eventi Giubilari rivolti a tutti o quasi: dai Giornalisti, agli artisti, i malati, i detenuti, giovani, e i volontari ci sarà un Giubileo per tutti, anche per gli sportivi e sarà celebrato il 14 e il 15 giugno.

Le liturgie andranno avanti fino alla chiusura della Porta Santa della Basilica di San Pietro a Natale 2025, nel frattempo potremmo rimuovere i peccati acquistando le indulgenze varcando almeno una volta la Porta Santa, confessarsi, prendere l’Eucaristia e pregare secondo quelli che sono i segni del Papa.

Insomma, sarà un anno faticosissimo se già non bastasse ciò che stiamo vivendo ogni giorno e se sei un podista con i mille impegni quotidiani o fai parte della Giunta Gualtieri il solo vincolo da rispettare per tutti è fare in fretta.

Perché tra turisti, cantieri Metro C, manifestazioni, gare, calcio, traffico, il grande ingorgo capitale, come lo hanno battezzato, è solo all’inizio.

Correre in mezzo a tutto questo trambusto sarà l’ultimo dei problemi, ciò che consola è che non saremo soli, in quanto si stima che l’anno giubilare possa portare a Roma 32 milioni di nuovi pellegrini.

Fateli anche correre e sarà una Roma beata e allenata, almeno per un anno.

 

Foto - Roma Capitale