Ciao mi presento, sono Davide Foglio, atleta paralimpico non vedente.
All’età di 34 anni mi è stata diagnosticata la retinite pigmentosa. Era il 2004 e da allora, piano piano ed inesorabilmente, tutto si è fatto più buio.
Ho cominciato a correre nel 2016 con guide ed altre persone con la mia stessa disabilità , ora diventati amici e famiglia.
Ho corso la mia prima mezza maratona a Valencia con Alessandro, una guida con un gran cuore che non si limita a guidarmi durante la corsa ma che ci mette l’anima e io vedo tutto attraverso ciò che lui mi dice.
Non si corre solo con le gambe, ma anche con la mente, e le emozioni che le nostre guide ci fanno provare sono molteplici.
Ogni guida che è al nostro fianco si mette a disposizione totale. Ci fidiamo “ciecamente” di loro e noi, con gran forza di volontà e coraggio, ci mettiamo tutta la nostra voglia di normalità .
Sono un atleta paralimpico, come già detto, ho vinto parecchi titoli italiani nei 400mt e 800mt piani, sia indoor che outdoor.
Mi alleno tutti i giorni, in pista, in strada ed in palestra per il potenziamento muscolare.
La corsa è quasi nata per scherzo, perché in me cresceva la necessità di evadere dalla disabilità che mi teneva chiuso in casa, volevo assolutamente vivere una vita degna di essere vissuta.
Uscito a correre con un amico ho incontrato le persone giuste ma soprattutto le guide giuste.
Da lì tutto è partito, e grazie al mio impegno e alla loro disponibilità sono arrivato ad ottenere grandi risultati.
Voglio lanciare ed urlare, a tutte le persone con una disabilità , il mio messaggio: “Avete la possibilità , tramite lo sport, di poter evadere da quella che è la quotidianità mortale e dal disagio che la vostra malattia vi procura!”.
Purtroppo, per quanto riguarda, il far qualcosa beh…c’è poco da dire e ancora tanto da fare: i livelli di assistenza sono molto bassi e fortunatamente ci sono associazioni di volontari – come quella di cui io faccio parte, “ICARO SPORT PER DISABILI ONLUS” – che aiutano a vivere più serenamente la nostra disabilità .
Lo sport legato alla disabilità deve essere un punto di partenza per gli atleti per essere soprattutto se stessi. Un punto di partenza da dove ricominciare ad acquistare la propria libertà , dove noi e io stesso possiamo davvero esprimerci per quello che siamo, cioè esseri umani degni di vivere una vita al pari di tutti gli altri.
Un ringraziamento speciale a tutte le mie guide e anche a chi pubblicherà queste mie parole, grazie perché mi aiutate a divulgare questo messaggio che spero possa essere d’aiuto a tante persone con disabilità .
Davide Foglio