Questa è la storia di Federico Tessicini, attuale Direttore del Somalia Sport Club uno degli impianti sportivi più importanti di Roma e istruttore presso il San Giovanni Sport Club e la Piscina delle rose. In passato ha ricoperto il ruolo di General manager della Texmed, azienda che si occupa di soluzioni ortopediche e ha conseguito una laurea in Scienze Motorie con esperienze all’estero.
Lo abbiamo incontrato e ci ha raccontato come la corsa lo ha aiutato in un momento non facile della sua vita.
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-Durante i due anni di pandemia è stato un periodo durissimo per il settore dei centri sportivi, raccontaci com lo hai vissuto.
Mi sono ingrassato tanto, sono arrivato a pesare 90kg. Siamo stati fermi e c’erano grandi difficoltà non solo economiche ma anche a livello mentale ed è lì che ho comprato le prime scarpette da corsa per superare questo momento.
La corsa è stata la mia cura in questo momento, la corsa è stata la mia ancora di salvezza.
La corsa è stata la mia medicina, con colleghi che avevano centri chiusi e in alcuni casi sono arrivati al suicidio. La corsa mi ha motivato, ho studiato e adesso nella mia vita le cose più importanti le decido quando corro soprattutto nelle lunghe distanze.
In quel periodo di chiusura del Covid, mi sentivo come un esempio ed un’auto motivazione.
Il mio obiettivo è quello di migliorare la mia performance senza esagerare perché la corsa è principalmente un motivo di sfogo.
Il Somalia Sport Club ci sorprenderà con qualche sorpresa sul running.
Amo il running perchè è soprattutto uno sport di socializzazione, non c’è soltanto il crono.
-Federico, raccontaci la tua esperienza come allenatore della Nazionale Italiana Attori.
Questa esperienza nasce dal mio lavoro di coach al Somalia Sport Club, dove anche a livello umano ho sempre investito tanto. Ho cercato di coinvolgere nello sport sempre più persone. Alcuni ragazzi della Nazionale Attori si allenavano con me e mi hanno chiesto di seguire questa squadra.
A metà ottobre a Castellamare ci sarà il primo incontro. L’obiettivo dell’italiana attori è quello di raccogliere fondi per il sociale.
La cosa che mi ha sorpreso di questi ragazzi è la dedizione che hanno.
Questi ragazzi mi hanno chiesto di coinvolgerli in qualche gara. Potremmo vederli metterli alla prova in qualche gara.
Avere dei personaggi, attori che corrono potrebbero essere un bellissimo esempio e stimolo per tutti.
-E adesso come stai vivendo questa nuova fase di inizio?
Il mio lavoro è esploso. Non ho un minuto libero di tempo. Anche le persone in palestra sono più esigenti. Facendo lo sport a casa, le persone si sono informate e hanno provato a fare da soli e adesso vogliono di più dalla loro vita.
C’è un interesse maggiore per la salute nelle persone.
C’è più rispetto delle regole.
Adesso anche i giovani sono in tantissimi ce un avvicinamento maggiore dei giovani alla palestra per questo sport.
-Nel tuo futuro cosa sogni?
Vorrei continuare a fare questa vita, mi sento già un privilegiato.
Adesso ho raggiunto un equilibrio perfetto tra la mia passione ed il mio lavoro.
La corsa come la camminata la consiglierei per un aspetto mentale e fisico.
Tra i momenti più emozionanti della mia vita, ricordo la Maratona di Milano e prima della gara mi sono messo a piangere. La corsa insegna che se ti applichi puoi fare tutto. La corsa come la vita ti mette alla prova se al primo segnale molliamo non c’è futuro.
La corsa ti insegna a resistere per poi ripartire.