Uno dei cuori pulsanti dell’Elbaman è Piazza dei Granatieri a Marina di Campo, dove viene allestita la zona di transizione, un’area che ogni anno accoglie atleti e spettatori come in una grande festa.
Qui, in questa sorta di “salotto” all’aperto, si respira aria di competizione ma anche di collaborazione, grazie alla presenza di volontari e membri della comunità locale che, con entusiasmo, supportano la manifestazione.
L’Elbaman è più di una semplice gara di triathlon. Ogni anno, a fine settembre, la tranquilla cittadina di Marina di Campo si trasforma in un vero e proprio palcoscenico sportivo, con migliaia di atleti pronti a sfidare se stessi lungo un percorso che unisce mare e montagna.
Ma è proprio la parte in bici della gara, che si snoda lungo l’anello occidentale dell’isola, a regalare momenti indimenticabili per chi partecipa e per chi assiste.
L’Elbaman non è solo una prova di resistenza fisica, ma anche un tributo alla collaborazione tra atleti e abitanti dell’isola, che negli anni ha contribuito a far crescere l’evento fino a raggiungere un prestigio internazionale. Il triathlon è uno sport di sacrificio e strategia, e la transizione tra nuoto, ciclismo e corsa, detta T1 e T2, richiede una grande abilità e velocità da parte degli atleti. L’organizzazione impeccabile, curata da Marco Scotti e il suo team, un gruppo di volontari che lo seguono e arrivano dalla sua zona di origine (Lago di Como – Lecco e Brianza) e che ormai sono una catena oleata a puntino che fa girare le ruote di un evento unico.
Ovviamente con il sostegno della comunità elbana, irrinunciabile, che rende possibile tutto ciò.

Il Percorso in Bici: tra Panorami e sfide tecniche
Una volta usciti dalla zona di transizione con la bici, per i partecipanti inizia il vero viaggio. Il percorso, di 45 chilometri, deve essere ripetuto due volte per coloro che si cimentano nell’Elbaman 70.3 e tre volte con il passaggio a Sant’ILario per il full distance, e si snoda attraverso alcuni dei paesaggi più affascinanti dell’isola.
Dopo aver lasciato Marina di Campo, si prosegue verso Cavoli e Fetovaia su un tratto caratterizzato da continui saliscendi. Gli atleti devono affrontare brevi salite e discese veloci, il tutto immersi in panorami mozzafiato con scogliere a picco sul mare.
Uno dei punti cruciali del percorso è Pomonte, situato al 15° chilometro, dove è previsto il primo ristoro.
Da lì, il tracciato continua in modo ondulato fino a Chiessi, dove ha inizio una lunga salita verso Marciana, il punto più alto del percorso, a circa 350 metri sul livello del mare. La salita iniziale è particolarmente impegnativa, con pendenze che mettono alla prova anche i ciclisti più esperti, ma una volta superata questa sfida, gli atleti possono godere di tratti pianeggianti e dolci ascese.
Il passaggio attraverso Marciana è seguito da una discesa tecnica di sei chilometri, caratterizzata da tornanti e curve impegnative che richiedono grande abilità e concentrazione. Questa sezione, se ben affrontata, permette agli atleti di guadagnare tempo prezioso prima di raggiungere Marciana Marina, un pittoresco villaggio costiero dove la comunità si raduna per incoraggiare i partecipanti. Da qui, dopo altri 6 chilometri, si arriva a Procchio, dove è posizionato il secondo ristoro, per poi tornare a Marina di Campo.

Sport e Turismo: un binomio vincente
Oltre all’aspetto sportivo, l’Elbaman è anche un importante evento per il turismo locale. Le strutture alberghiere di Marina di Campo e delle altre località coinvolte si preparano per accogliere non solo i partecipanti alla gara, ma anche i loro accompagnatori, facendo dell’evento un’opportunità unica per promuovere l’isola e le sue bellezze.
La “Costa del Sole”, con le sue calette nascoste, baie sabbiose e scogliere inaccessibili, rappresenta una cornice ideale per il ciclismo, con l’orizzonte dominato dalle isole di Montecristo, Pianosa e la Corsica che offrono una distrazione visiva dalla fatica fisica.
Negli anni, l’Elbaman ha visto crescere la sua fama e ha attratto atleti da tutto il mondo.
Questo successo non è solo dovuto alla bellezza naturale dell’Isola d’Elba, ma anche alla dedizione della sua comunità, che rende ogni edizione unica e speciale. Gli abitanti, i volontari e le strutture turistiche lavorano insieme per assicurarsi che la gara si svolga in maniera impeccabile e che ogni partecipante torni a casa con ricordi indelebili.
L’Elbaman, quindi, non è solo una competizione sportiva, ma un evento che unisce sportivi e residenti in un comune obiettivo: celebrare la bellezza dell’isola e la passione per lo sport, offrendo allo stesso tempo un’esperienza indimenticabile a chiunque vi prenda parte.