Dove osano i trailer romani è lassù in alto, dove i sette colli della città non arrivano.
Per provare a mettere insieme 900 metri di dislivello in un allenamento di sabato mattina siamo andati alla scoperta delle salite di Monte Mario.
Con i suoi 139 metri è l’altura massima che svetta sulla città. Affaccio naturale che con il Gianicolo e la terrazza del Pincio è uno dai punti più panoramici di Roma.
Dalle valli del Tevere alle alture di villa Glori, passando per quartieri e monumenti centrali, si possono vedere i luoghi più belli della città, fino alle propaggini di Roma Sud oltre il Cupolone.
Monte Mario fa parte della omonima Riserva Naturale che racchiude un mosaico di diversità biologica ormai raro a Roma, cinghiali compresi ovviamente.
Forti di origine militare, tre chiese e le Ville Mazzanti e Madama, articolano l’architettura che culmina con Villa Mellini, situata in posizione panoramica sul colle di Monte Mario, una delle poche ville quattrocentesche superstiti a Roma.
L’Osservatorio astronomico posto nella parte più alta è dotato di due cupole principali dove sono alloggiati gli equatoriali per l’osservazione degli astri, e di una Torre Solare che contiene un celostato (strumento a specchi per seguire il sole nel suo moto diurno), con il quale si effettuano studi di fisica solare.
Il lavoro di sabato prevedeva 9 ascese fin sotto l’osservatorio e altrettanti ritorni al punto di partenza presso via Gomenizza 81, vicino al Foro Italico per un totale di 18km.
Il Sentiero CAI nella Riserva Naturale di Monte Mario su cui abbiamo corso è misto asfalto o ciottolato, sempre in ombra e con sei passaggi bellissimi tra i viali di Villa Mazzanti e affacci su tutta la città.
Itinerario con il maggior dislivello, che dalla base porta in cima, con molti tornanti 12 in totale; su quasi tutti ci sono panchine per riposarsi, ma non erano per noi ovviamente, mentre verso la cima ci sono panorami sulla città. Gli affioramenti di rocce consentono di osservare la serie geologica del monte.
Una pendenza importante ma tutta corribile, certo nulla a confronto con i sentieri di Montagna ma che volete, in una città come Roma se ti sai muovere sfrutti qualsiasi angolo per correre anche in vista di una Sky Race.
Quello che abbiamo capito in tanti anni di girovagare nella capitale è che correre a Roma non è poi così difficile, vuoi per la sua estensione, le tante strade, ma anche per una comunità di runner sempre pronta ad accogliere il nuovo atleta.
Così tra allenamenti e scarrozzate in giro per Roma ci sono luoghi e runner per tutte le andature ed esigenze.
In fondo lo avevamo detto già due anni fa, il mondo non è cambiato, fa sempre tribolare, le persone sono ancora più chiuse e inaridite, la differenza la possiamo fare solo noi, andando a cercare nuovi ritmi, nuove strade e uscendo da quelle certezze che nel fine settimana ci facevano sentire unici e di fatto uguali a tutti.
Buona strade, anche oggi.