“Donna di Sport”e il divario di genere nello sport

Dopo l’articolo sulla forza delle donne, in cui si poneva in risalto l’importanza della donna dal punto di vista sportivo e sociale, prosegue la nostra analisi sulla situazione della partecipazione della donna alle attività sportive.

L’occasione è stato l’incontro, di lunedì 13 novembre, presso il III Municipio di Roma, in cui c’è stata la consegna del primo Premio “Donna di Sport”.

Tra le relatirici, convocate da Francesca Farchi, Consigliera del Municipio e promotrice della gioranta, c’era Anna Italia del Censis che ha presentato lo studio dell’Istituo da cui emerge come la donna che fa sport non stia solo meglio nel fisico e nella mente, ma sia anche meglio inserita nella società: lavora, studia, guadagna più di chi non fa esercizio fisico, ed è più moderna, in quanto aderisce a stili di vita e modelli di comportamento più evoluti e sostenibili.

Il Rapporto sottolinea come il 45% delle donne che fa attività motoria la pratichi all’aria aperta: le sportive sono più vicine alla natura e mettono in atto una serie di comportamenti a minor impatto ambientale, che indicano una maggiore attenzione alla sostenibilità.

Resta ancora tanto da fare ha sottolineato Elisa Ercoli di SAVE, in particolare per il sud del paese dove la donna è soprattutto donna che sta a casa, non lavora, non pratica attività sportiva, vuoi per una cultura diversa, che per un’impiantisitca sportiva arretrata o assente.

Gli italiani che fanno sport, in modo saltuario o continuativo, sono quasi 20
milioni: di questi, oltre 8 milioni e mezzo sono donne e rappresentano il
43,3% del totale degli sportivi. Come si legge nel report 2023 del Censis “Donne, lavoro e sport in Italia”.

Considerando che le donne sono il 51,1% della popolazione, è evidente che persiste un divario di genere nello sport, che però si è andato progressivamente assottigliando negli ultimi anni in cui sono cresciute soprattutto le atlete agoniste.

Il premio “Donna di Sport” è stato assegnato a donne che si sono distinte nella promozione dello sport nel territorio.

Selene Mirra per i successi come atleta di nuoto sincronizzato, sport che pratica da diversi anni con l’Associazione Sportiva progetto Filippide.

Flavia Pepe per la sua azione di coordinamento tra le Associazioni sportive del territorio.

L’iniziativa rientrava nelle proposte della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne riconoscendo l’importanza dell’educazione e dell’inclusione fornita dalla pratica sportiva.